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INNAMORARSI DI UN SACERDOTE

“Eloisa è devota, la sua intenzione di voler seguire Abelardo perfino all’inferno non significa che Abelardo sia il suo Dio, che tra Dio e Abelardo sceglierebbe Abelardo, ma che non può essere un vero Dio chi cercasse di separarla da Abelardo per un voto monastico” Karl Jaspers 

 

TESTIMONIANZA

tonia Età: 36 Mi sono innamorata perdutamente di un sacerdote, tre anni fa.
Per quanto io abbia cercato di razionalizzare, dimenticare, deridere, ridicolizzare e poi esaltarlo, crogiolarmi nel suo pensiero, rinventarlo come padre ecc, quell’amore non si esaurisce ma continua, cresce ferisce,vive e non se ne può parlare, non riesco a trovare aiuto…
Lui stesso mi ha svergognata cacciandomi, ma nemmeno quell’insulto, quella ferita lacerante sono riusciti a togliermelo di dosso.Ho cercato rifugio nella fede e poi l’ho perduta, l’ho confesato ad altri sacerdoti che mi hanno solo saputo dire “Prega”.
Quando lo vedo tremo come una ragazzina alla vista del suo primo amore,il mio primo e l’ultimo pensiero sono lui, nonostante io veda i suoi difetti,la sua spocchia,l’anti prete per eccelenza,il parroco che non vorrei perchè distante dai problemi di tutti…
Eppure nulla,la mia vita si tinge di fosco,non provo più gioia per niente,lo vedo dove non c’è,lo vorrei dove non può essere. Provare a parlargli è il timore tremendo di un suo nuovo rifiuto, quando mi vede scappa ancora come un topo nonostante siano passati anni da quando mi trattò come una rognosa senza darmi spazio per aprir bocca,per spiegare …
Eppure io desidero solo un suo abbraccio, sogno il suo contatto,vivo per la sua immagine…
E non c’è notte,nessuna notte che io non lo sogni…
E’solo un vago riassunto di un Calvario che dura da troppo, troppo per essere normale…

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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