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Che cos’è l’ HOOVERING e come superarlo

L’hoovering è una tattica manipolativa spesso utilizzata da persone con tendenze narcisistiche o con tratti di personalità manipolativi per “risucchiare” (da qui il termine “hoovering”, che deriva dal nome di un famoso marchio di aspirapolvere) una persona nella relazione, anche dopo che questa è terminata o si sta cercando di chiuderla.

✅Caratteristiche dell’hoovering:

1. Promesse di cambiamento: Il manipolatore può promettere di cambiare, di migliorare il proprio comportamento o di risolvere i problemi che hanno portato alla rottura.

2. Nostalgia e ricordi: Spesso viene fatto leva sui bei momenti passati insieme, ricordando i momenti felici per far sentire la vittima in colpa o per farle credere che la relazione possa tornare come prima.

3. Messaggi o contatti inaspettati: La persona può ricominciare a inviare messaggi, chiamate o a fare visita all’improvviso, cercando di riaprire un dialogo.

4. Regali o gesti di gentilezza: Il manipolatore può inviare regali, fare gesti affettuosi o cercare di essere estremamente gentile per convincere l’altro che tiene davvero alla relazione.

5. Minacce o manipolazione emotiva: A volte l’hoovering può assumere forme più aggressive, come minacce velate, manipolazioni emotive (es. minacciare di farsi del male) o tentativi di far sentire l’altro in colpa.

6. Senso di urgenza: Il manipolatore può creare un senso di urgenza, come se ci fosse qualcosa di importante da discutere o risolvere immediatamente, costringendo la vittima a rispondere.

✅Come superare l’hoovering:

1. Riconoscere la manipolazione: Il primo passo è essere consapevoli che si tratta di una tattica manipolativa. Riconoscere l’hoovering per quello che è può aiutare a mantenere il distacco emotivo necessario.

2. Mantenere i confini: È importante mantenere i propri confini saldi. Se hai deciso di porre fine alla relazione, cerca di evitare contatti o di rispondere ai tentativi di riconciliazione, almeno fino a quando non ti senti completamente al sicuro emotivamente.

3. Nessun contatto (No Contact): Una strategia efficace è il “No Contact”, ovvero evitare qualsiasi tipo di comunicazione con la persona manipolativa. Questo include bloccare numeri di telefono, e-mail, social media e qualsiasi altro canale di comunicazione.

4. Supporto esterno: Rivolgersi a amici, familiari o un terapeuta può offrire il supporto emotivo necessario per resistere alla tentazione di ricadere nella relazione.

5. Concentrarsi su sé stessi: Investire tempo ed energie nel proprio benessere, nella propria crescita personale e nelle proprie passioni può aiutare a superare il bisogno di tornare nella relazione.

6. Ricordare il motivo della rottura: Tenere a mente le ragioni che hanno portato alla fine della relazione può aiutare a resistere ai tentativi di hoovering.

➡️Superare l’hoovering richiede forza emotiva e determinazione, ma è fondamentale per proteggere il proprio benessere psicologico e recuperare la propria indipendenza.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

➡️Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

LE DUE TIPOLOGIE DEL SEDUTTORE NARCISISTA: DON GIOVANNI E CASANOVA

Molti conoscono le figure dei grandi seduttori Don Giovanni e Casanova: il primo personaggio letterario e di una famosa opera di Mozart, il secondo realmente esistito nella Venezia del ‘700.

Al di là della vera trasposizione letteraria del primo e della reale vita del secondo, in questa sede le due figure vengono usate, metaforicamente, per delineare due diverse tipologie di seduttore, entambi con caratteristiche narcisistiche.

Il seduttore Don Giovanni ha in pieno le caratteristiche narcisistiche: freddo, calcolatore, del tutto non empatico. E’ esclusivamente concentrato su se stesso, seduce in maniera seriale e contemporaneamente più donne, per accrescere il proprio smisurato ego. Nell’opera teatrale di Mozart Don Giovanni arriva a sedurre una ragazza anche durante il suo matrimonio. Nella fase di seduzione non tende a sprecare troppo tempo ed energie e mette la maschera romantica giusto il tempo necessario per attuare la conquista e la toglie subito dopo. Ai giorni nostri questa figura è ben rappresentata da chi, nei social, sui siti d’incontri ed anche nella vita rele, in maniera immediata approccia a fini esclusivamente sessuali le donne rivelando subito la sua vera natura.

Il seduttore Casanova è altrettanto narcisista ma mostra meno le sue caratteristiche in tal senso e quindi più subdolo e fonte di maggiore sofferenza. E’ sempre concentrato su se stesso ma durante tutta la relazione mostra un apparente interesse anche per la donna. E’ spesso convinto di aver trovato la donna della propria vita e convince l’altra che lo sia veramente attraverso il classico love bombing (bombardamento d’amore in inglese). E’ esperto nelle tecniche di seduzione ed emana un particolare fascino. Vive appieno, quindi la fase passionale, che non si trasforma mai in vero ed autentico amore. Quando si esaurisce la fase passionale abbandona la partner di turno, lasciandola nel più profondo dolore in virtù della fase passionale intensissima che questa aveva vissuto. Se nel Casanova sono presenti tratti istrionici (vale a dire di teatralità) mostra anche dolore per la fine della relazione e della disillusione conseguente sull’aver trovato il grande amore.  Dalla relazione con un Casanova si esce distrutti ed è necessario tempo per riprendersi.

In entrambi i casi è utile riflettere su questo passaggio del libro Diario di un Seduttore di Soren Kierkegaard che delinea alcuni tratti della figura del seduttore Casanova, ma che, talvolta, sono presenti anche nella figura del Don Giovanni

“Talvolta era così spirituale che io, come donna, mi sentivo annientata. Altre volte invece era così selvaggio e appassionato, così pieno di desiderio, che io quasi tremavo davanti a lui. Talvolta mi trattava come un’estranea, talvolta si abbandonava a me completamente: quando lo stringevo tra le mie braccia, tutto cambiava, e io “abbracciavo le nuvole”.
Diario di un Seduttore di Soren Kierkegaard
Essere consapevoli di Abbracciare le Nuvole

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli , e Vietri sul Mare (Sa). Possibilità anche di effettuare consulenze via Skype o telefoniche

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

COSA FARE SE IL PARTNER E’ UN MANIPOLATORE

Vivere con un uomo manipolatore può essere molto difficile, come possiamo svincolarci da questa situazione?

Se si ha un partner manipolatore, la prima cosa da identificare sono i comportamenti manipolatori che quest’ultimo mette in atto e come tali comportamenti impattano su se stessi. Identificare tali comportamenti e tentativi di manipolazione è la premessa necessaria per potervi fare fronte.

Generalmente essi sono subdoli non facilmente riconoscibili come instillare sensi di colpafare le vittimemanipolare parole e sentimenti e altro ancora. Chi ne è vittima oltre a riconoscerli deve anche capire quale tipo d’impatto anno su se stessi, se inducono quel cambio di comportamento o atteggiamento che il manipolatore persegue.

Nello specifico cosa fare:

Conosci prima te stesso per poi conoscere gli altri. Capire la propria struttura di personalità, quanto questa sia sensibile ad attacchi manipolatori permette di rafforzarla in maniera tale da gestire meglio la manipolazione altrui. Ad esempio se si capisce che a livello personale si è sensibili ai sensi di colpa ci si può muovere in maniera tale da superarli.

Esplicitare all’altro i comportamenti manipolatori. Una volta identificati tali comportamenti comunicarli al partner, consapevolizzarlo che si è riconosciuta una sua modalità manipolatoria nella relazione e si rifiuta, non si è più disponibile ad accettarla.

Se tale atteggiamento manipolatorio dovesse continuare far subentrare un atteggiamento d’indifferenza se è possibile, in attesa di prendere decisioni più drastiche fino ad arrivare anche ad una possibile separazione se icomportamenti manipolatori durano e s’intensificano nel tempo.

Mai cadere nella trappola di rendere pan per focaccia: ciò porterebbe a un’escalation di conflittualità nella coppia che non è utile a nessuno.

PER TE AMORE MIO
Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te
amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t’ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio.

Jacques Prévert

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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