GLI “INGANNATORI” NELLE RELAZIONI
In tutti i grandi ingannatori è degno di nota un fenomeno al quale essi devono il loro potere.
All’atto dell’inganno vero e proprio, fra tutti i preparativi, come l’orrendo nella voce, nell’espressione e nei gesti, in mezzo all’efficace messa in scena, sopravviene in loro la fede in se stessi:
è questo che poi parla così miracolosamente e convincentemente a coloro che stanno intorno.
I fondatori di religioni differiscono da questi grandi ingannatori per il fatto di non uscire da questo staro di inganno di sé medesimi: eppure essi hanno molto raramente momenti di lucidità, in cui il dubbio li sopraffà; ma di solito si consolano attribuendo questi momenti di lucidità al maligno avversario. Deve esserci inganno di se stessi, perché questi e quelli sortiscano effetti grandiosi. Giacché gli uomini credono alla verità di tutto ciò che viene manifestamente creduto con forza.
Nietzsche .
In questo brano del filosofo Nietschze viene sottolineato uno degli aspetti di forza dell’ingannatore: la forza e la convizione con cui credono in quello che dicono e lo manifestano agli altri. Infatti spesso l’ingannatore è convinto lui stesso delle sue ingannevoli ragioni e questo dà forza al convincimento altrui.
E’ uno dei meccanismi alla base delle tecniche di vendita: se vuoi vendere qualcosa ci devi credere o almeno devi far finta che tu stesso per primo ci credi.
Ingannare se stessi per prima per poter ingannare l’altro.
Si crede sempre a quello che viene comunicato con forza e determinazione.
Alle eprsonalità narcisistiche cio riesce bene ed in maniera naturale.
Cercare sempre riscontri oggettivi e mai fidarsi solo delle parole per quanto convincenti possano essere.
Psicologo, Psicoterapeuta
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