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RELAZIONE CON UNA PERSONALITÀ EVITANTE

Le relazioni con una persona che ha una personalità evitante possono essere particolarmente complesse e sfidanti. La personalità evitante, spesso associata al disturbo evitante di personalità (Avoidant Personality Disorder, AvPD), è caratterizzata da un’estrema sensibilità al rifiuto e alla critica, bassa autostima e un desiderio intenso di evitare situazioni sociali e interpersonali che possano portare a imbarazzo o rifiuto.

✅Caratteristiche della Personalità Evitante

1. **Evitamento delle Situazioni Sociali**:
– Evitano situazioni sociali o interpersonali per paura del giudizio o del rifiuto.

2. **Sensibilità al Rifiuto e alla Critica**:
– Estrema sensibilità a qualsiasi forma di critica o rifiuto.

3. **Bassa Autostima**:
– Sentimenti di inferiorità e inadeguatezza.

4. **Desiderio di Accettazione**:
– Desiderio di relazioni e contatti sociali, ma timore e ansia li frenano.

5. **Isolamento**:
– Tendono a isolarsi e a limitare le interazioni con gli altri.

✅ Dinamiche Relazionali

1. **Difficoltà di Comunicazione**:
– La persona evitante può avere difficoltà ad esprimere i propri sentimenti e bisogni, portando a malintesi e frustrazioni.

2. **Paura dell’Intimità**:
– Può evitare l’intimità emotiva per paura di essere ferita, il che può creare una barriera emotiva nel rapporto.

3. **Evitamento dei Conflitti**:
– Tende a evitare i conflitti, il che può impedire la risoluzione di problemi e lasciare questioni irrisolte.

4. **Bisogno di Rassicurazione**:
– Può richiedere continua rassicurazione e conferma, ma al contempo sentirsi a disagio con l’attenzione eccessiva.

5. **Ciclo di Avvicinamento e Allontanamento**:
– La dinamica può alternarsi tra momenti di vicinanza e allontanamento, in cui la persona evitante si ritira quando l’intimità diventa troppo intensa.

✅ Strategie di Affrontamento per il Partner

1. **Pazienza e Comprensione**:
– Essere pazienti e comprensivi nei confronti delle paure e delle ansie della persona evitante.

2. **Comunicazione Chiara e Diretta**:
– Comunicare in modo chiaro e diretto, evitando di assumere che il partner capisca implicitamente i propri bisogni e sentimenti.

3. **Evitare la Critica**:
– Essere consapevoli della sensibilità alla critica e cercare di esprimere feedback in modo costruttivo e delicato.

4. **Rassicurazione e Supporto**:
– Fornire rassicurazione e supporto continuo, ma senza essere invadenti o soffocanti.

5. **Rispetto dei Confini**:
– Rispettare i confini e i limiti del partner, permettendogli di avere il tempo e lo spazio necessari per sentirsi a proprio agio.

6. **Incoraggiare la Terapia**:
– Incoraggiare il partner a considerare la terapia individuale o di coppia per affrontare le sfide legate alla personalità evitante.

✅ Terapie e Interventi

1. **Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)**:
– Aiuta a identificare e modificare i pensieri negativi e i comportamenti di evitamento, migliorando le competenze sociali e la gestione dell’ansia.

2. **Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT)**:
– Può essere utile per sviluppare abilità di regolazione emotiva e tolleranza allo stress.

3. **Terapia di Coppia**:
– Può migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca, affrontando direttamente le dinamiche relazionali.

4. **Gruppi di Supporto**:
– Partecipare a gruppi di supporto per persone con disturbi di personalità evitante può offrire un senso di comunità e comprensione.

✅ Conclusione

Le relazioni con una persona con personalità evitante richiedono pazienza, comprensione e un impegno significativo per costruire fiducia e sicurezza emotiva. Con il giusto supporto e approccio terapeutico, è possibile superare molte delle sfide associate a questa condizione, migliorando la qualità della relazione e il benessere di entrambi i partner.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

➡️Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

RELAZIONI DIPENDENTI O CODIPENDENTI

Le relazioni nella dipendenza dal sesso spesso presentano caratteristiche di uno di due modelli comuni.

Il primo è quello di un dipendente ed un codipendente, con dinamiche in certo qual modo prevedibili.

Il secondo modello frequente è quello di un “dipendente affettivo” ed un individuo “evitante”.

Di seguito si trova una descrizione di entrambi i modelli ed il modo in cui agiscono nella fase di recupero.

Nessuno dei due modelli può essere considerato perfettamente esaustivo nella descrizione di una particolare relazione, ma può essere utile rilevare le loro caratteristiche.

 

MODELLO DIPENDENTE/CODIPENDENTE

Persona

 

Dipendente dal sesso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codipendente

Desideri

 

Approvazione

 

Sensazioni d’intensità erotica/ distrazione

 

Un magico attaccamento sessuale che guarirà tutte le ferite

Paure :
Noia/
Senso di vuoto

Vergogna/intimità

 

Andare fuori controllo

 

 

Approvazione attraverso l’essere necessario all’altro,aiutare ed essere aiutati

 

Una relazione sicura

 

Paure:

L’abbandono

 

Vulnerabilità

Attratto da

 

Persone “sessualmente attraenti”

 

Fantasia: Approvazione proveniente dagli altri

 

Altre persone emotivamente stabili che si prendano cura di loro

 

 

 

 

 

 

 

 

Individui che hanno bisogno di genitorialità

(dipendenti o disfunzionali e bisognosi di essere aiutati, così come erano i genitori codipendenti)

 

Comportamenti

 

Sesso impersonale

 

Ricerca di approvazione momentanea con altri “perfetti” che poi si rivelano imperfetti.Ne risultano relazioni seriali e non intime

 

Coinvolgimento in relazioni con codipendenti, ne derivano interessi affettivi al di fuori della relazione

 

 

 

 

 

 

Aiutano le persone in crisi

 

Rimangono nella relazione anche quando chiaramente insoddisfacente

 

Cercano di controllare il comportamento del dipendente, perfino, a volte, rendendo incapace il dipendente di rimanere tale

Sviluppo delle relazioni

 

Arriva a toccare il fondo ed inzia il recupero provando notevole sofferenza

Si volge ad una approvazione romantica dagli altri o ripristina una relazione codipendente, in entrambi i casi senza affrontare adeguatamente i propri problemi d’intimità ed autostima. (In più l’individuo evitante si unisce al gruppo di recupero ma ne rimane ai confini).

La strategia di recupero fallisce, si ha una ricaduta che implica un toccare il fondo ancora più intenso.
Riprende il recupero, più lentamente questa volta, con più attenzione all’auto approvazione, all’intimità non sessuale, ed alla tolleranza di sentimenti di solitudine e vuoto

 

 

Possono voler possedere il dipendente
Divengono frustrati quando il comportamento del dipendente è più estremo di ciò che vogliono, ma rimangono nella relazione perché hanno paura di lasciarla

 

Se il dipendente inizia il recupero, il codipendente può ricercare un nuovo dipendente che apprezza ed ha bisogno delle sue capacità di aiuto

 

 

MODELLO “DIPENDENTE AFFETTIVO”/INDIVIDUO EVITANTE

 

Persona

Dipendente affettivo

Desideri

Sicurezza, approvazione,
“identità” (fusione)

Paure:

La paura più grande è l’abbandono

La paura soggiacente è quella di una sana intimità (nel rapporto il nucleo della persona rimane in realtà isolato).

 

 

 

Attratto da

Individui autonomi che appaiono forti, stabili (spesso evitanti o ossessivo compulsivi, come erano le loro famiglie d’origine)

Comportamenti

Costituire una nuova relazione prima di lasciare quella attuale, formando relazioni – triangolo

Vicinanza subitanea, ricerca di un sentimento “magico”

Idealizzazione del partner

Ossessione sul partner

Parlare ossessivamente con gli altri di “lui” o di “lei”

Mostrare rabbia e sentimenti di rivalsa per essere stati abbandonati

Sviluppo delle relazioni

Nega quanto in realtà si trova costretto e limitato nell’evitante

L’evitante gradualmente diviene distante e si chiude, in qualche modo abbandona la relazione

Il dipendente affettivo mostra rabbia e rivalsa, torna a rivolgersi a relazioni occasionali e sesso di tipo dipendente

 

Il partner si arrende e riprende la relazione oppure il dipendente affettivo instaura una nuova relazione.

Il senso di se’ e l’autostima non si sviluppano, il dipendente affettivo rimane in una posizione dipendente.

Si deve sviluppare la capacità di tollerare la paura ed il disagio perché sia possibile la crescita.

 

 

 

Evitante

 

Vuole unirsi ma non da vicino

Paure:

La paura più grande è l’intimità/coinvolgimento

Può risultare arduo per lui respingere gli altri o dire di no

 

Individui che provvedano ad entusiasmo ed intimità per entrambi

 

Completa ambivalenza. Possono vivere una relazione per il solo fatto di non saper dire di no.

 

Può mostrare un iniziale, tradizionale perseguimento romantico, ma fondamentalmente entra in relazione perché è il dipendente affettivo che procura l’ “energia intima”, può temere di non essere altrimenti in grado di affrontare una relazione.

Mentre il dipendente affettivo richiede sempre più attenzione, l’evitante cerca di accontentarlo, almeno inizialmente.

Infine l’evitante viene sopraffatto dal totale attaccamento e/o dagli eccessivi bisogni del dipendente affettivo, diviene critico ed in ultimo abbandona la relazione.

Percepisce il fallimento della relazione, a volte viene coinvolto in un comportamento dipendente o in relazioni occasionali per allontanarsi, distrarsi o stordirsi.

Può tornare alla relazione per senso di colpa o paura di essere completamente solo oppure muovere ad un nuovo partner.

Il ciclo

abbandono/ritorno

può andare avanti e ripetersi molte volte, specialmente se il dipendente affettivo si rivolge al di fuori della relazione

 I modelli riportati in queste tabelle sono stati descritti da Pia Mellody nel suo libro “Affrontare la dipendenza affettiva” – 1992.

 

Articolo tratto da http://www.healthymind.com/s-relationships.html

Traduzione di Elisabetta Vatielli ( www.myspace.com/elisapoesia )

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

RELAZIONI DIPENDENTI O CODIPENDENTI

Le relazioni nella dipendenza dal sesso spesso presentano caratteristiche di uno di due modelli comuni.

Il primo è quello di un dipendente ed un codipendente, con dinamiche in certo qual modo prevedibili.

Il secondo modello frequente è quello di un “dipendente affettivo” ed un individuo “evitante”.

Di seguito si trova una descrizione di entrambi i modelli ed il modo in cui agiscono nella fase di recupero.

Nessuno dei due modelli può essere considerato perfettamente esaustivo nella descrizione di una particolare relazione, ma può essere utile rilevare le loro caratteristiche.

 

MODELLO DIPENDENTE/CODIPENDENTE

Persona

 

Dipendente dal sesso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codipendente

Desideri

 

Approvazione

 

Sensazioni d’intensità erotica/ distrazione

 

Un magico attaccamento sessuale che guarirà tutte le ferite

Paure :
Noia/
Senso di vuoto

Vergogna/intimità

 

Andare fuori controllo

 

 

Approvazione attraverso l’essere necessario all’altro,aiutare ed essere aiutati

 

Una relazione sicura

 

Paure:

L’abbandono

 

Vulnerabilità

Attratto da

 

Persone “sessualmente attraenti”

 

Fantasia: Approvazione proveniente dagli altri

 

Altre persone emotivamente stabili che si prendano cura di loro

 

 

 

 

 

 

 

 

Individui che hanno bisogno di genitorialità

(dipendenti o disfunzionali e bisognosi di essere aiutati, così come erano i genitori codipendenti)

 

Comportamenti

 

Sesso impersonale

 

Ricerca di approvazione momentanea con altri “perfetti” che poi si rivelano imperfetti.Ne risultano relazioni seriali e non intime

 

Coinvolgimento in relazioni con codipendenti, ne derivano interessi affettivi al di fuori della relazione

 

 

 

 

 

 

Aiutano le persone in crisi

 

Rimangono nella relazione anche quando chiaramente insoddisfacente

 

Cercano di controllare il comportamento del dipendente, perfino, a volte, rendendo incapace il dipendente di rimanere tale

Sviluppo delle relazioni

 

Arriva a toccare il fondo ed inzia il recupero provando notevole sofferenza

Si volge ad una approvazione romantica dagli altri o ripristina una relazione codipendente, in entrambi i casi senza affrontare adeguatamente i propri problemi d’intimità ed autostima. (In più l’individuo evitante si unisce al gruppo di recupero ma ne rimane ai confini).

La strategia di recupero fallisce, si ha una ricaduta che implica un toccare il fondo ancora più intenso.
Riprende il recupero, più lentamente questa volta, con più attenzione all’auto approvazione, all’intimità non sessuale, ed alla tolleranza di sentimenti di solitudine e vuoto

 

 

Possono voler possedere il dipendente
Divengono frustrati quando il comportamento del dipendente è più estremo di ciò che vogliono, ma rimangono nella relazione perché hanno paura di lasciarla

 

Se il dipendente inizia il recupero, il codipendente può ricercare un nuovo dipendente che apprezza ed ha bisogno delle sue capacità di aiuto

 

 

 

MODELLO “DIPENDENTE AFFETTIVO”/INDIVIDUO EVITANTE 

Persona

Dipendente affettivo

Desideri

Sicurezza, approvazione,
“identità” (fusione)

Paure:

La paura più grande è l’abbandono

La paura soggiacente è quella di una sana intimità (nel rapporto il nucleo della persona rimane in realtà isolato).

 

 

 

Attratto da

Individui autonomi che appaiono forti, stabili (spesso evitanti o ossessivo compulsivi, come erano le loro famiglie d’origine)

Comportamenti

Costituire una nuova relazione prima di lasciare quella attuale, formando relazioni – triangolo

Vicinanza subitanea, ricerca di un sentimento “magico”

Idealizzazione del partner

Ossessione sul partner

Parlare ossessivamente con gli altri di “lui” o di “lei”

Mostrare rabbia e sentimenti di rivalsa per essere stati abbandonati

Sviluppo delle relazioni

Nega quanto in realtà si trova costretto e limitato nell’evitante

L’evitante gradualmente diviene distante e si chiude, in qualche modo abbandona la relazione

Il dipendente affettivo mostra rabbia e rivalsa, torna a rivolgersi a relazioni occasionali e sesso di tipo dipendente

 

Il partner si arrende e riprende la relazione oppure il dipendente affettivo instaura una nuova relazione.

Il senso di se’ e l’autostima non si sviluppano, il dipendente affettivo rimane in una posizione dipendente.

Si deve sviluppare la capacità di tollerare la paura ed il disagio perché sia possibile la crescita.

 

 

 

Evitante

 

Vuole unirsi ma non da vicino

Paure:

La paura più grande è l’intimità/coinvolgimento

Può risultare arduo per lui respingere gli altri o dire di no

 

Individui che provvedano ad entusiasmo ed intimità per entrambi

 

Completa ambivalenza. Possono vivere una relazione per il solo fatto di non saper dire di no.

 

Può mostrare un iniziale, tradizionale perseguimento romantico, ma fondamentalmente entra in relazione perché è il dipendente affettivo che procura l’ “energia intima”, può temere di non essere altrimenti in grado di affrontare una relazione.

Mentre il dipendente affettivo richiede sempre più attenzione, l’evitante cerca di accontentarlo, almeno inizialmente.

Infine l’evitante viene sopraffatto dal totale attaccamento e/o dagli eccessivi bisogni del dipendente affettivo, diviene critico ed in ultimo abbandona la relazione.

Percepisce il fallimento della relazione, a volte viene coinvolto in un comportamento dipendente o in relazioni occasionali per allontanarsi, distrarsi o stordirsi.

Può tornare alla relazione per senso di colpa o paura di essere completamente solo oppure muovere ad un nuovo partner.

Il ciclo

abbandono/ritorno

può andare avanti e ripetersi molte volte, specialmente se il dipendente affettivo si rivolge al di fuori della relazione

 I modelli riportati in queste tabelle sono stati descritti da Pia Mellody nel suo libro “Affrontare la dipendenza affettiva” – 1992.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it