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BACKBURNER RELATIONSHIP: ESSERE LA RISERVA NELLE RELAZIONI

BACKBURNER RELATIONSHIP:
ESSERE LA RISERVA NELLE RELAZIONI
Il termine “backburner relationship” si riferisce a una relazione (romantica, amicale o lavorativa) in cui una persona viene tenuta “sul fornello posteriore” come opzione di riserva, senza essere una priorità. Questa dinamica può essere consapevole o inconscia e spesso coinvolge la percezione di un rapporto che non riceve l’attenzione, l’impegno o il rispetto che meriterebbe.

✅Caratteristiche di una backburner relationship

➡️1. Comunicazione intermittente: La persona mantiene contatti occasionali ma non regolari, evitando impegni concreti.

➡️2. Ambiguità: I segnali sono misti o confusi; l’altra parte può sentirsi lasciata in sospeso.

➡️3. Bassa priorità: Il partner “di riserva” viene messo in secondo piano rispetto ad altri rapporti o attività.

➡️4. Manipolazione emotiva: Talvolta, chi tiene l’altro sul backburner sfrutta la sua disponibilità per soddisfare bisogni emotivi o pratici.

➡️5. Assenza di crescita: La relazione rimane stagnante, senza evolvere verso un legame più profondo.

✅Cause di una backburner relationship

➡️1. Paura dell’impegno: La persona principale potrebbe avere difficoltà a stabilire legami stabili, preferendo mantenere più opzioni aperte.

➡️2. Ego e insicurezze: Sapere di avere “una riserva” può alimentare un senso di controllo o autostima.

➡️3. Dinamiche tecnologiche: Con l’avvento dei social media e delle app di incontri, è più facile mantenere contatti superficiali e coltivare potenziali relazioni.

➡️4. Familiarità e comfort: Avere una persona di riserva offre una sensazione di sicurezza, riducendo il timore della solitudine.

➡️5. Relazione disfunzionale: La dinamica può sorgere in contesti in cui i bisogni o le aspettative non sono allineati.

✅Effetti su chi è “messo sul backburner”

Emotivi: Sentimenti di inadeguatezza, insicurezza o frustrazione.

Psicologici: Ansia, autostima danneggiata o difficoltà a fidarsi in futuro.

Relazionali: Difficoltà a stabilire confini o a riconoscere relazioni tossiche.

✅Strategie per superare una backburner relationship

➡️1. Riconoscere la situazione:
Identificare se si sta effettivamente vivendo una relazione di questo tipo.
Essere onesti con se stessi sulle proprie esigenze e priorità.

➡️2. Comunicazione chiara:
Parlare apertamente con l’altra persona per chiarire le intenzioni e le aspettative reciproche.
Esprimere come ci si sente senza paura di giudizi.

➡️3. Stabilire confini:
Evitare di essere sempre disponibili.
Limitare le interazioni che non portano a un progresso o che causano sofferenza emotiva.

➡️4. Focus su di sé:
Coltivare interessi personali, hobby e relazioni sane.
Costruire la propria autostima per non dipendere dall’approvazione altrui.

➡️5. Smettere di alimentare la dinamica:
Se l’altra persona non cambia atteggiamento, considerare di interrompere il rapporto.
Investire tempo ed energia in relazioni più equilibrate.

➡️6. Supporto esterno:
Parlare con amici, familiari o un terapeuta per ottenere prospettive diverse e supporto emotivo.

✅Conclusione
Superare una backburner relationship richiede consapevolezza, coraggio e la capacità di mettere al centro il proprio benessere. Spesso, lasciare andare un rapporto che non valorizza il proprio valore personale può aprire la strada a relazioni più autentiche e soddisfacenti.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

➡️Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

TEST SULL’ ‘ATTESA’ IN AMORE

ATTESA – tumulto d’angoscia suscitato dall’attesa dell’essere amato in seguito a piccolissimi ritardi (appuntamenti, telefonate, lettere, ritorni)…

“Sono innamorato? – Si, poiché sto aspettando”. L’altro, invece non aspetta mai. Talvolta, ho voglia di giocare a quello che non aspetta; cerco allora di tenermi occupato, di arrivare in ritardo; ma a questo gioco, io perdo sempre: qualunque cosa io faccia, mi ritrovo sempre sfaccendato, esatto, o per meglio dire in anticipo. La fatale identità dell’innamorato non è altro che: io sono quello che aspetta. R.Barthes

 

Il seguente test è un mio personale riadattamento di un brano della voce ‘L’attesa’ tratto dal libro “Frammenti di un discorso amoroso” di R. Barthes edito da Einaudi

Scopo del test non è tanto quello di misurare una dimensione psicologica ma è quello di far riflettere su come viviamo le ‘attese’ in amore

 

PRIMA FASE

Sono all’interno di un caffè. Ho un appuntamento con la persona amata e sto aspettando.

La persona amata è in ritardo. Questo ritardo m’impensierisce.

Formulo mentalmente diverse ipotesi:

  • forse non ci siamo capiti circa l’ora o/e il posto ?
  • cerco di ricordarmi il momento in cui è stato fissato l’appuntamento, le indicazioni che ci siamo scambiati ?

L’ansia dell’attesa aumenta. Che faccio ?

  • vado in un altro caffè ?
  • telefono ? e se non dovesse rispondermi ?
  • Vorrei andare in bagno per calmarmi ma se l’altro arriva mentre non ci sono ? se non mi vede può andare via.

 

SECONDA FASE

L’ansia diventa rabbia. Rimprovero violentemente la persona amata che non c’è. Mi dico:

‘ poteva avvisarmi. Lo sa quanto ci sto male se non arriva.’

Se fosse qui gli manifesterei tutta la mia rabbia.

 

TERZA FASE

Subentra l’angoscia dell’abbandono, della perdita.

Lo sentivo che prima o poi sarebbe successo.

 

EPILOGO

Infine la persona amata arriva.

  1. Se la persona amata arriva nella prima fase la accolgo con calore, con piacere.
  2. Se arriva nella seconda fase le riverso tutta la mia rabbia.
  3. Se arriva nella terza fase gliene sono riconoscente: mi ha salvato dall’angoscia dell’abbandono, della perdita.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it