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La modalità di Amare del Borderline

La modalità di amare di una persona con disturbo borderline di personalità (DBP) è spesso caratterizzata da intensità emotiva, instabilità e paura dell’abbandono. Questa combinazione può rendere le relazioni sentimentali con una persona borderline particolarmente complicate e impegnative.

✅Modalità di Amare della Personalità Borderline

1. Intensità Emotiva: Le persone con DBP spesso amano con grande intensità. Possono idealizzare il partner, vedendolo come perfetto e fonte primaria di sicurezza emotiva. Tuttavia, questa intensità può rapidamente trasformarsi in frustrazione o rabbia quando si sentono deluse o non comprese.

2. Paura dell’Abbandono: Una delle caratteristiche principali del DBP è la paura intensa di essere abbandonati. Questa paura può portare a comportamenti di attaccamento molto forti o, al contrario, a reazioni impulsive che spingono via il partner per proteggersi da un eventuale rifiuto.

3. Cicli di Idealizzazione e Svalutazione: È comune per le persone con DBP passare rapidamente dall’idealizzare il partner al svalutarlo, spesso in risposta a percezioni (a volte distorte) di rifiuto o abbandono. Questo può creare una dinamica di “montagne russe” emotive all’interno della relazione.

4. Instabilità Relazionale: Le relazioni con una persona borderline possono essere estremamente instabili, con frequenti rotture e riconciliazioni. L’altalena emotiva e l’impulsività tipiche del disturbo possono rendere difficile mantenere una relazione stabile e sana.

5. Dipendenza Emotiva: Spesso, chi soffre di DBP può diventare molto dipendente emotivamente dal partner, vedendolo come l’unica fonte di stabilità o sicurezza. Questo può portare a comportamenti di controllo o a richieste di costante rassicurazione.

✅Come il Partner Dovrebbe Interagire

Se il tuo partner ha un disturbo borderline di personalità, è importante approcciarsi alla relazione con comprensione, pazienza e una buona dose di autocura. Ecco alcuni suggerimenti:

1. Educazione e Consapevolezza: Impara quanto più possibile sul disturbo borderline per capire meglio le dinamiche e le sfide che si possono presentare nella relazione.

2. Stabilire Confini Chiari: I confini sono essenziali per proteggere il tuo benessere emotivo e mantenere una relazione sana. Stabilisci limiti chiari su cosa è accettabile e cosa non lo è in termini di comportamento e rispetto reciproco.

3. Essere Coerenti e Affidabili: La coerenza e la prevedibilità possono aiutare a ridurre l’ansia legata all’abbandono. Cerca di essere il più possibile affidabile e trasparente nelle tue azioni e nelle tue parole.

4. Non Prendere le Reazioni di Petto: Ricorda che i comportamenti impulsivi o i cambiamenti d’umore improvvisi del tuo partner spesso derivano dal disturbo e non sono un attacco personale. Cerca di non reagire in modo eccessivo e mantieni la calma.

5. Rassicurare ma con Moderazione: Fornisci rassicurazioni al tuo partner, ma cerca di farlo in modo che non rafforzi la dipendenza emotiva. Incoraggia l’autonomia e il lavoro su sé stessi.

6. Incoraggiare la Terapia: Il DBP è una condizione che richiede un trattamento professionale. Incoraggia il tuo partner a o iniziare la terapia, specialmente la terapia dialettico-comportamentale (DBT), che è particolarmente efficace per il DBP.

7. Autocura e Supporto: Prendersi cura di sé è fondamentale. Cerca supporto emotivo per te stesso, che può includere terapia individuale o gruppi di sostegno per partner di persone con DBP. È importante che tu non perda di vista i tuoi bisogni e il tuo benessere.

8. Accettare i Limiti della Relazione: Non tutte le relazioni sono destinate a durare, specialmente se i comportamenti autodistruttivi o abusivi diventano prevalenti. Accettare i propri limiti e quelli della relazione può essere cruciale per prendere decisioni difficili ma necessarie.

✅In sintesi, amare una persona con disturbo borderline di personalità può essere estremamente sfidante. La chiave è trovare un equilibrio tra supportare il partner e proteggere il proprio benessere, riconoscendo i propri limiti e, se necessario, cercando aiuto professionale.

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L’ATTO DI AMARE HA TRE CONTRARI

Freud denota tre contrari del comportamento dell’amare. Oltre al classico contrario dell’odiare egli ne individua altre due che sottolinea magistralmente nel seguente passaggio ed una di queste conduce al narcisismo

“L’atto di amare non è suscettibile di uno solo, ma di tre contrari.

Oltre all’antitesi amare-odiare, vi è quella amare ed essere amati; e inoltre l’amare e l’odiare presi insieme si contrappongono allo stato dell’indifferenza o della mancanza d’interesse. La seconda di queste tre antitesi, l’amare e l’essere amati, corrisponde propriamente al cangiamento dell’attività in passività, e può anch’essa esser ricondotta a una situazione di base com’è avvenuto nel caso della pulsione di guardare. Questa situazione di base consiste nell’amare sé stessi, ciò che per noi caratterizza il narcisismo. Ora, a seconda che sia sostituito con una persona estranea l’oggetto o il soggetto, si ha la meta attiva dell’amare oppure quella passiva dell’essere amati; di queste due mete l’ultima rimane vicina al narcisismo.”
Sigmund Freud

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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AMARE E’ TUTTO

AMARE È TUTTO
“Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla.C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare.”


Hermann Hesse” Sull’Amore”

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