Quando ci si Separa, và via chi resta

➡️«Quando due si lasciano, non parte chi se ne va: parte chi resta. Chi se ne va era partito già molto tempo prima. All’apparenza è lei a prendere la nave, lei a muoversi: ma è un falso movimento, il suo; è come se fossi io a camminare all’indietro, senza accorgermene. Per lei non c’è partenza, è ferma nel suo nuovo amore – non cambia stato la sua anima, quieto, alla fonda, il desiderio. È chi resta, invece, il solo a partire, cambiare condizione, forma del vivere, giornate, veglie, sussulti. È chi resta a non ritrovarsi più in quel posto, in quella geografia conosciuta di carezze e pensieri, e deve spezzare, andarsene, cambiar nome all’amore che non riconosce. È di chi resta l’unica partenza».

➡️Il brano di Vecchioni mette in luce in modo profondo e poetico i processi psicologici legati alla fine di una relazione, con particolare enfasi sul dolore di chi viene “lasciato”. Psicologicamente, chi resta subisce un’esperienza di perdita più intensa e prolungata rispetto a chi se ne va, che potrebbe aver già avviato il distacco emotivo molto tempo prima. Questo concetto risuona con la teoria del lutto in psicologia: chi resta attraversa le fasi del dolore, della negazione, della rabbia, fino all’accettazione, mentre chi parte ha già elaborato in parte il distacco.

Vecchioni descrive il trauma del cambiamento che subisce chi rimane. La rottura non è solo un distacco emotivo, ma uno stravolgimento dell’identità e della quotidianità. Viene persa una “geografia” familiare di abitudini, affetti e pensieri, e questo richiede un riadattamento doloroso e complesso, che può comportare una vera e propria trasformazione personale. Il senso di smarrimento, il “non ritrovarsi più” in un contesto che fino a poco prima era sicuro, rappresenta un’esperienza comune di chi affronta una separazione non voluta.

Nel brano viene sottolineato anche un altro aspetto psicologico importante: la staticità emotiva di chi ha già trovato un nuovo amore. Per chi parte, il distacco è già avvenuto e il “nuovo desiderio” è già una certezza emotiva, mentre chi resta deve affrontare un cambiamento improvviso e inaspettato. Questa asimmetria emotiva amplifica il senso di ingiustizia e solitudine di chi rimane, aggravando il processo di elaborazione del lutto.

In sintesi, il brano affronta in modo sottile e toccante temi psicologici legati alla separazione: l’elaborazione della perdita, il senso di smarrimento e la differente percezione del distacco tra chi se ne va e chi resta, con quest’ultimo che deve affrontare una trasformazione interiore e una dolorosa ridefinizione della propria realtà emotiva.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

➡️Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

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