L’ elaborazione del lutto per la perdita del proprio amato gatto

Elaborare il lutto per la perdita di un gatto amato è un’esperienza profondamente dolorosa, poiché i gatti spesso diventano membri molto cari della famiglia. Il processo di lutto può variare da persona a persona, ma ci sono alcune fasi comuni e strategie che possono aiutare a gestire il dolore.

✅1. Shock e negazione
All’inizio, la notizia della perdita può sembrare irreale. Si può sperimentare uno stato di shock o di incredulità, e può essere difficile accettare che il proprio gatto non sia più presente. Questa fase è un meccanismo di difesa naturale che aiuta a proteggersi dal dolore immediato.

✅2. Rabbia
Una volta che la realtà della perdita inizia a farsi strada, possono emergere sentimenti di rabbia. Questa rabbia può essere diretta verso sé stessi, verso le circostanze che hanno portato alla perdita, o anche verso il destino. È importante riconoscere che la rabbia è una parte normale del lutto.

✅3. Contrattazione
In questa fase, si possono avere pensieri del tipo “Se solo avessi fatto qualcosa di diverso” o “Se solo avessi agito più velocemente”. La contrattazione è un tentativo di dare un senso a una situazione dolorosa e incontrollabile, cercando di immaginare come le cose avrebbero potuto andare diversamente.

✅4. Depressione
La tristezza profonda è spesso una delle fasi più dure del lutto. Si possono sperimentare sentimenti di vuoto, solitudine e disperazione. È normale piangere e sentirsi sopraffatti durante questa fase, poiché si inizia a realizzare appieno la portata della perdita.

✅5. Accettazione
Con il tempo, la fase dell’accettazione consente di riconoscere la realtà della perdita e di iniziare a fare pace con essa. Non significa che il dolore scompaia completamente, ma diventa più gestibile e si inizia a trovare un nuovo equilibrio nella propria vita senza il proprio gatto.

✅6. Riconciliazione e ricordo
In questa fase, i ricordi del gatto possono diventare una fonte di conforto piuttosto che di dolore acuto. Si può arrivare a ricordare il proprio amico a quattro zampe con amore e gratitudine, trovando modi per onorare la sua memoria, come creare un album fotografico o piantare un albero in suo onore.

➡️Strategie per affrontare il lutto:
– Permettersi di sentire il dolore: È importante accettare e vivere appieno le proprie emozioni, senza cercare di reprimerle.
– Parlare del proprio gatto: Condividere i propri sentimenti e ricordi con amici, familiari o gruppi di supporto può essere di grande aiuto.
– Creare un memoriale: Costruire un piccolo altare con foto, giocattoli o altri oggetti che appartenevano al gatto può aiutare a mantenere vivo il suo ricordo.
– Prendersi cura di sé: È essenziale prendersi cura della propria salute fisica ed emotiva durante il processo di lutto, assicurandosi di dormire, mangiare bene e trovare momenti di serenità.
– Rivolgersi a un professionista: Se il dolore persiste o diventa troppo intenso, può essere utile consultare un terapeuta specializzato nel lutto.

✅Il legame speciale con un gatto
I gatti hanno una presenza unica nelle nostre vite: la loro indipendenza, i momenti di affetto e il loro comportamento spesso imprevedibile creano legami profondi e speciali. La perdita di un gatto può essere paragonabile, per molti, alla perdita di un caro amico o di un familiare. È importante riconoscere la validità di questo dolore e darsi il permesso di attraversare il lutto, rispettando i propri tempi e bisogni.

Ogni persona ha il proprio modo di affrontare il lutto, e non esiste un percorso “giusto” o “sbagliato”. L’importante è concedersi il tempo necessario per guarire, accogliendo i ricordi del proprio gatto come parte integrante della propria vita.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

➡️Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

L’ elaborazione del lutto per la perdita del proprio amato cane

Elaborare il lutto per la perdita di un cane è un processo doloroso e complesso, che coinvolge diverse fasi emotive e può richiedere un tempo variabile da persona a persona. Il legame tra una persona e il proprio cane è spesso profondo e unico, rendendo la perdita un’esperienza particolarmente intensa. Ecco una panoramica del processo di elaborazione del lutto:

✅1. Shock e negazione
All’inizio, può essere difficile accettare la realtà della perdita. La negazione è un meccanismo di difesa che può proteggere dalla piena intensità del dolore. Durante questa fase, è comune sentirsi confusi, storditi o increduli.

✅2. Rabbia
Con l’accettazione graduale della perdita, può emergere un sentimento di rabbia. Questa rabbia può essere diretta verso sé stessi, gli altri, o persino il cane stesso. È importante riconoscere che la rabbia è una risposta normale al dolore.

✅3. Contrattazione
In questa fase, si possono avere pensieri del tipo “se solo avessi fatto di più” o “se solo fosse andato diversamente”. Si tratta di un tentativo di riprendere il controllo su una situazione che sembra fuori controllo. È un modo per cercare di trovare un senso nella perdita.

✅4. Depressione
Questa è forse la fase più difficile, in cui il dolore della perdita può diventare schiacciante. Sentimenti di tristezza, vuoto e solitudine possono prevalere. È normale piangere e sentirsi sopraffatti dal dolore durante questa fase.

✅5. Accettazione
Con il tempo, arriva la fase dell’accettazione, in cui si inizia a fare pace con la perdita. Non significa dimenticare o non sentire più dolore, ma piuttosto riconoscere la realtà della situazione e iniziare a trovare modi per andare avanti.

✅6. Riconciliazione e ricordo
Alla fine, si può raggiungere una fase in cui si ricorda il proprio cane con amore, senza il dolore acuto che caratterizzava le fasi precedenti. I ricordi possono diventare una fonte di conforto, e si può trovare un modo per onorare la memoria del cane, magari attraverso rituali, album fotografici o altre commemorazioni.

➡️Strategie per affrontare il lutto:
– Permettersi di provare dolore: È fondamentale riconoscere e accettare i propri sentimenti senza giudicarli.
– Parlare con qualcuno: Condividere i propri sentimenti con amici, familiari o un gruppo di supporto può essere di grande aiuto.
– Creare un memoriale: Creare un angolo dedicato al ricordo del cane, con foto o oggetti a lui cari, può essere un modo per mantenere viva la sua memoria.
– Prendersi cura di sé: Assicurarsi di dormire abbastanza, mangiare bene e prendersi del tempo per sé stessi.
– Considerare l’aiuto professionale: Se il dolore è troppo intenso o persistente, potrebbe essere utile parlare con un professionista, come uno psicologo o un counselor.

➡️Ogni persona vive il lutto in modo diverso, e non esiste un modo “giusto” o “sbagliato” per elaborarlo. L’importante è essere gentili con sé stessi e darsi il tempo necessario per guarire.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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Il NO CONTACT come terapia per il mal d’ amore

Il “no contact” è una strategia in cui si interrompe ogni forma di comunicazione con una persona, di solito dopo una rottura o un conflitto, per prendersi del tempo e dello spazio per riflettere e guarire.                            È particolarmente comune nelle relazioni romantiche, ma può essere applicato anche in altri contesti, come amicizie o rapporti familiari complicati.

✅Quando è utile il no contact:
1. Per guarire dopo una rottura: Dopo la fine di una relazione, il no contact può aiutarti a elaborare i tuoi sentimenti senza l’influenza dell’ex partner. Ti dà il tempo e lo spazio per guarire e riprenderti emotivamente.
2. Per interrompere una dinamica tossica: Se una relazione è diventata tossica o abusiva, il no contact può essere essenziale per proteggere la tua salute mentale e fisica.
3. Per evitare comportamenti impulsivi: In situazioni di forte conflitto emotivo, il no contact può prevenire reazioni impulsive, come inviare messaggi di cui potresti pentirti in seguito.
4. Per recuperare autostima e indipendenza: Il no contact può essere un’opportunità per riconnetterti con te stesso, lavorare sulla tua autostima e rafforzare la tua indipendenza.

✅Quando non è utile o consigliato il no contact:
1. Se c’è una questione urgente da risolvere: In caso di emergenze o situazioni in cui è necessario comunicare (ad esempio, questioni legali, problemi di salute o figli in comune), il no contact può essere controproducente.
2. Quando è usato come punizione: Se il no contact viene utilizzato come una forma di manipolazione o punizione, può esacerbare i conflitti e danneggiare ulteriormente la relazione.
3. Se c’è il desiderio di riconciliazione: Se entrambe le parti sono disposte a lavorare sulla relazione e a migliorare la comunicazione, il no contact potrebbe non essere necessario e anzi potrebbe allontanare ulteriormente le persone.
4. In presenza di sentimenti di abbandono: Se l’altra persona soffre di problemi legati all’abbandono o alla solitudine, il no contact potrebbe peggiorare la sua condizione psicologica.

✅Come gestirlo correttamente:
– Imposta un limite di tempo: Il no contact non deve necessariamente essere permanente. Puoi decidere di attuarlo per un periodo di tempo definito, dopo il quale valuterai come ti senti.
– Chiarisci le tue intenzioni: Se possibile, informa l’altra persona del tuo bisogno di spazio, in modo che non fraintenda la tua assenza come un’abbandono improvviso.
– Usalo per lavorare su te stesso: Approfitta del tempo di no contact per riflettere su ciò che vuoi veramente, lavorare su eventuali problemi personali e riorganizzare la tua vita.

➡️In sintesi, il no contact può essere uno strumento potente per la guarigione e la crescita personale, ma deve essere usato con attenzione e consapevolezza, considerando il contesto e le implicazioni.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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Il NO CONTACT è utile per far ritornare chi ci ha lasciato ?

Il no contact (assenza di contatto) è una strategia spesso suggerita in situazioni di rottura sentimentale, ma il suo scopo principale non è far tornare l’ex, bensì permettere a chi è stato lasciato di recuperare il proprio equilibrio emotivo e riflettere sulla relazione. Ecco alcuni aspetti da considerare:

✅1. Guarigione personale: La distanza aiuta a ridurre l’attaccamento emotivo, permettendo di rielaborare il dolore e la delusione. Questo spazio è fondamentale per riscoprire se stessi e ricostruire la propria autostima.

✅2. Riduzione dell’ansia: Continuare a cercare chi ci ha lasciato può alimentare sentimenti di ansia, disperazione e rifiuto.     Il no contact interrompe questo ciclo, permettendo di affrontare meglio la situazione.

✅3. Chiarezza e riflessione: Durante il periodo di no contact, si ha il tempo per riflettere sulla relazione, valutare se era davvero ciò che si desiderava e capire se è il caso di provare a ricucire o andare avanti.

✅4. Effetto su chi ci ha lasciato: Anche se non è garantito, il no contact può innescare in chi ci ha lasciato un processo di riflessione. L’assenza potrebbe fargli rivalutare la decisione presa, ma questo non è sempre il caso.

✅5. Non una manipolazione: Il no contact non dovrebbe essere usato come strumento di manipolazione per far tornare qualcuno. Se l’altra persona ha scelto di andarsene, è importante rispettare la sua decisione. Usare il no contact per cercare di costringerla a tornare può portare a risultati temporanei o insoddisfacenti.

➡️In sintesi, il no contact è più utile per la propria guarigione emotiva che per far ritornare qualcuno. Se l’altra persona desidera davvero tornare, lo farà di propria iniziativa, non perché costretta o manipolata dalla mancanza di contatto.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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Percorso di Psicoterapia per superare un Amore non Corrisposto

Superare un amore non corrisposto è una sfida emotiva significativa, e un percorso di psicoterapia può essere di grande aiuto per affrontare questo tipo di dolore. Ecco un possibile percorso terapeutico strutturato in diverse fasi:

✅1. Accettazione e consapevolezza
– Esplorazione delle emozioni: In questa fase, il terapeuta ti aiuta a riconoscere e dare un nome alle emozioni che stai provando (tristezza, rabbia, frustrazione, senso di abbandono). L’obiettivo è prendere consapevolezza del tuo stato emotivo senza giudizio.
– Accettazione della realtà: Lavorare sull’accettazione della situazione è essenziale. Il terapeuta ti guiderà nel riconoscere che l’amore non corrisposto è una realtà e che non può essere cambiato. Questo può includere il lavoro su pensieri distorti o idealizzazioni dell’altra persona.

✅2. Elaborazione del lutto
– Lutto per l’amore non realizzato: Superare un amore non corrisposto è simile a elaborare un lutto. Il terapeuta ti aiuterà a processare il dolore della perdita, comprendendo che stai dicendo addio a un sogno e a una speranza, non solo a una persona.
– Espressione delle emozioni: Il terapeuta potrebbe incoraggiarti a esprimere le tue emozioni attraverso diverse modalità, come il diario, l’arte o la terapia di gruppo, per elaborare meglio il lutto.

✅3. Ricostruzione dell’autostima
– Valutazione del sé: È comune che un amore non corrisposto faccia emergere dubbi sulla propria autostima. La terapia si concentrerà sul rafforzamento dell’immagine di sé, lavorando su pensieri negativi e sviluppando un atteggiamento più compassionevole verso te stesso.
– Riconoscere il proprio valore: Attraverso varie tecniche terapeutiche, il terapeuta ti aiuterà a riscoprire le tue qualità e a riconoscere il tuo valore indipendentemente dalla relazione.

✅4. Riorientamento verso il futuro
– Costruzione di nuovi obiettivi: Una volta che il dolore è stato elaborato, il terapeuta ti guiderà nella costruzione di nuovi obiettivi di vita, focalizzandosi su aspetti che ti portano gioia e soddisfazione, come interessi personali, hobby, relazioni con amici e famiglia.
– Apertura a nuove relazioni: Parte del percorso include imparare a riaprirsi all’amore e alle relazioni, con una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e confini emotivi.

✅5. Prevenzione delle ricadute
– Sviluppo di strategie di coping: Per evitare ricadute nel pensiero ossessivo o nella sofferenza, il terapeuta ti aiuterà a sviluppare strategie di coping che ti permettano di gestire i momenti di nostalgia o difficoltà emotiva.
– Supporto continuativo: In alcuni casi, un supporto terapeutico continuativo o periodico può essere utile per monitorare i progressi e affrontare eventuali difficoltà che potrebbero emergere in futuro.

✅6. Conclusione e autonomia
– Valutazione dei progressi: Verso la fine del percorso, il terapeuta e il paziente valuteranno insieme i progressi fatti, identificando i cambiamenti positivi e consolidando le nuove competenze acquisite.
– Autonomia emotiva: L’obiettivo finale è che tu possa sentirti più autonomo e sicuro nel gestire le tue emozioni e nel coltivare relazioni sane e soddisfacenti.

Questo percorso è personalizzabile e può essere adattato alle esigenze specifiche di ciascun individuo. L’importante è essere pazienti con sé stessi e aperti al processo di guarigione.

Questo percorso è possibile effettuarlo in presenza presso gli studi del Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta in Milano, Roma e Salerno o online tramite sedute in Videochiamata. 

➡️Per info 3208573502 o                              email dotcavaliere@gmail.com

Test Psicologico sulla Dipendenza Affettiva

La dipendenza affettiva è una condizione psicologica in cui una persona diventa eccessivamente dipendente dal partner o da altre persone per soddisfare i propri bisogni emotivi. Per valutare se si potrebbe essere affetti da dipendenza affettiva, è possibile rispondere ad alcune domande di autovalutazione. Questo test non sostituisce una diagnosi professionale, ma può aiutare a riflettere sul proprio comportamento nelle relazioni.

✅Test di Autovalutazione sulla Dipendenza Affettiva

➡️Per ogni domanda, rispondi con “Sì” o “No”:

1. Hai difficoltà a stare da solo senza un partner?
2. Ti senti ansioso o insicuro quando il tuo partner è lontano o non risponde immediatamente ai tuoi messaggi?
3. Metti spesso i bisogni e i desideri del tuo partner prima dei tuoi, anche a discapito del tuo benessere?
4. Ti senti incompleto o vuoto quando non sei in una relazione?
5. Hai paura che il tuo partner ti lasci o ti abbandoni, anche quando non ci sono segni concreti che ciò potrebbe accadere?
6. Tendi a idealizzare il tuo partner, vedendolo come perfetto e indispensabile?
7. Hai difficoltà a prendere decisioni o a fare scelte senza l’approvazione o il sostegno del tuo partner?
8. Ti capita di sopportare comportamenti inaccettabili o dannosi da parte del partner per paura di rimanere solo?
9. Ti senti costantemente preoccupato o ossessionato dall’idea di perdere il tuo partner?
10. Sacrifichi spesso le tue amicizie, hobby o interessi personali per stare con il tuo partner?
11. Ti senti insoddisfatto o infelice quando non ricevi costantemente attenzioni e affetto dal partner?
12. Tendi a rimanere in relazioni che non sono soddisfacenti per paura di essere solo?
13. Hai difficoltà a esprimere il tuo disaccordo o le tue opinioni per paura di creare conflitti o di essere abbandonato?
14. Ti senti spesso geloso o possessivo nei confronti del tuo partner, anche senza motivo?
15. Hai la sensazione di perdere te stesso o di non avere una propria identità al di fuori della relazione?

✅Interpretazione dei Risultati

– 0-3 risposte “Sì”: È probabile che tu abbia un sano livello di indipendenza emotiva. Tuttavia, è sempre utile essere consapevoli dei propri comportamenti nelle relazioni.

– 4-7 risposte “Sì”: Potresti avere tendenze verso la dipendenza affettiva. Potrebbe essere utile riflettere su come ti relazioni con gli altri e considerare di lavorare sulla tua autonomia emotiva.

– 8-11 risposte “Sì”: È probabile che tu abbia una significativa dipendenza affettiva. Potrebbe essere utile esplorare le tue relazioni e valutare se queste dinamiche sono salutari per te. Considera di cercare supporto da un professionista della salute mentale.

– 12-15 risposte “Sì”: I segnali indicano una forte dipendenza affettiva, che potrebbe influenzare negativamente il tuo benessere e la qualità delle tue relazioni. Sarebbe importante consultare un terapeuta o uno psicologo per affrontare questa situazione.

✅Consigli

Se ritieni di avere problemi legati alla dipendenza affettiva, è importante cercare il supporto di un professionista della salute mentale. Varie tipologie di Psicoterapia  possono aiutare a sviluppare una maggiore indipendenza emotiva e a costruire relazioni più equilibrate e soddisfacenti.

✅Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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Percorso di Psicoterapia per superare la Dipendenza Affettiva

Superare la dipendenza affettiva è un percorso complesso e richiede un approccio terapeutico strutturato e personalizzato.

Di seguito è delineato un possibile percorso psicoterapeutico, da me proposto , suddiviso in vari step:

✅1. Valutazione Iniziale
– Anamnesi: Raccolta della storia personale, familiare e relazionale della persona dipendente
– Valutazione della dipendenza: Identificazione della gravità della dipendenza affettiva, delle dinamiche relazionali disfunzionali e degli schemi di pensiero associati.
– Obiettivi terapeutici: Definizione degli obiettivi a breve e lungo termine, in accordo con la persona dipendente

✅2. Presa di Consapevolezza
– Psicoeducazione: Spiegazione della natura della dipendenza affettiva, dei suoi meccanismi e delle conseguenze sul benessere psicologico.
– Identificazione dei pattern: Aiutare a riconoscere i comportamenti e i pensieri che alimentano la dipendenza affettiva, come l’idealizzazione del partner, la paura dell’abbandono e il bisogno di approvazione.

✅3. Lavoro sul Sé
– Rafforzamento dell’autostima: Implementazione di tecniche per sviluppare una migliore autostima e senso di valore personale, indipendente dall’approvazione altrui.
– Autonomia emotiva: Favorire lo sviluppo dell’autonomia emotiva, aiutando la persona dipendente a riconoscere e soddisfare i propri bisogni emotivi senza dipendere dagli altri.
– Resilienza: Lavorare sulla capacità di tollerare l’incertezza e la solitudine, sviluppando strategie per affrontare l’ansia da separazione.

✅4. Elaborazione delle Emozioni
– Gestione delle emozioni: Insegnare tecniche di gestione delle emozioni, come il rilassamento, la mindfulness, o altre tecniche di regolazione emotiva.
– Elaborazione del lutto: Se la persona dipendente sta vivendo la fine di una relazione, è importante affrontare il dolore e il lutto legato alla perdita.

✅5. Modifica dei Comportamenti Disfunzionali
– Ristrutturazione cognitiva: Aiutare a identificare e modificare i pensieri irrazionali e disfunzionali che alimentano la dipendenza affettiva.
– Esposizione graduata: Esposizione graduale a situazioni che normalmente la persona dipendente eviterebbe a causa della dipendenza affettiva, come stare da solo o limitare i contatti con il partner, per ridurre la dipendenza comportamentale.

✅6. Sviluppo di Relazioni Sane
– Costruzione di relazioni equilibrate: Lavorare con chi soffre di dipendenza per sviluppare relazioni basate su rispetto reciproco, autonomia e interdipendenza sana.
– Confini relazionali: Insegnare come stabilire e mantenere confini sani nelle relazioni, evitando la fusione e la co-dipendenza.

✅7. Prevenzione delle Ricadute
– Piano di prevenzione: Creazione di un piano per riconoscere i segnali di allarme e attuare strategie di coping in caso di tentazioni di ricaduta.
– Follow-up: Sessioni di follow-up periodiche per monitorare i progressi, rinforzare le competenze acquisite e intervenire tempestivamente in caso di difficoltà.

✅8. Conclusione del Percorso
– Valutazione finale: Rivedere i progressi raggiunti e consolidare i cambiamenti effettuati.
– Conclusione: Preparare la persona dipendente a terminare la terapia, assicurandosi che si senta sicuro e autonomo nel gestire la propria vita emotiva.

✅9. Sessioni di richiamo: Sessioni di richiamo a intervalli per rinforzare gli apprendimenti e mantenere i risultati nel tempo.

➡️Questo percorso è flessibile e può essere adattato in base alle esigenze specifiche della persona, includendo tecniche e approcci diversi da parte del terapeuta che ritiene utile per il superamento della dipendenza affettiva.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. È possibile effettuare tale percorso presso gli Studi professionali in Milano, Roma e Salerno. È Possibile effettuare il percorso anche con sedute tramite videochiamata.

➡️Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

Testimonianza: La favola bella che a lungo mi ha illusa

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Te lo ricordi quel pomeriggio? Quelle due ore sul tuo letto a fare l amore? E poi quel temporale e l odore della terra bagnata? Te lo ricordi quel profumo di erba che veniva dalla tua finestra? E la poesia di D’Annunzio, la pioggia nel Pineto, te la ricordi? E ricordi che non la conoscevi? E quando ti telefonai (ti telefonavo sempre, mentre rientravo a casa, piena d’amore, con l’odore del tuo corpo sulla mia pelle, sulle mie labbra, sulla mascherina e sui miei vestiti) me ne leggesti un paio di strofe. Mi resi conto in un istante che avevo finalmente compreso quale fosse la favola bella alla quale faceva riferimento D’Annunzio: stavo vivendo io stessa in una favola bella … E io ero felice, ma quanto ero felice.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove (…)
su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t’illuse, che oggi m’illude,
o Ermione.
Sono sicura che tornerò ad essere felice: di certo, questa è solo una fase della mia vita, tu stesso sei stato solo una breve parentesi e se è vero che tutti i momenti passano, tutti, siano essi terribili o meravigliosi, non mi resta che aspettare che tutto questo dolore mi attraversi, invada ogni parte di me e infine mi lasci in pace.
Quando mi ritrovo a piangere inizio a odiare me stessa perché mi sento responsabile di questa rottura, mi colpevolizzo forse per trovare una ragione che mi consenta di andare avanti. Odio la mia famiglia, perché non è stato altro che un impedimento alla realizzazione della mia felicità. Odio il mio lavoro perché ogni cosa che dico, ogni gesto che compio mi riporta in qualche modo a te. Odio anche la terapia, perché in quell’ ora non faccio altro che parlare di te, di quanto io stia male, di quanto tutto questo farmi soffrire sia ingiusto e quanto tu sia stato egoista a non condividere con me nulla di ciò che ti sia accaduto, nessuno dei tuoi pensieri: mi hai semplicemente salutata con dei messaggi senza trovare neppure il coraggio di guardarmi negli occhi mentre mi lasciavi: perché dire “ci vediamo tra sei mesi” è solo un procrastinare un saluto che avresti dovuto concedermi tempo fa. Pusillanime. Come se fossi stata l ultima delle persone in questo mondo, senza importanza, senza merito, senza dignità. Ora sto piangendo, era da tanto che non mi capitava.
Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
Spero di tornare a piangere presto di gioia, perché adesso vedo solo tanto buio dentro di me.
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m’illuse, che oggi t’illude,
o Ermione.
Eppure, nonostante tutto questo dolore, io sono grata a tutto quello che siamo stati: grazie a questi mesi incredibili ho capito che cosa significhino le parole passione e amore… Perché tu, Federico, sei stato il mio grande amore, il sentimento più importante che io abbia mai vissuto e non so che cosa farò della mia vita nei prossimi anni, ma sono certa che non proverò mai più qualcosa di così totalizzante e così profondo.
Grazie per quella favola bella, che a lungo mi ha illuso fosse vera. Grazie.

Testimonianza di una donna seguita in Psicoterapia dal dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa). Possibilità anche di effettuare consulenze tramite video chiamata

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

Insistere, lasciare correre o lasciare perdere nella Relazione ?

Nelle nostre Relazioni ci possiamo trovare ad un certo punto a decidere cosa fare, nel caso che si presentino situazioni di disagio Relazionale. Approfondire ciò per prendere consapevolezza sul da farsi e muoversi in base a tale consapevolezza diventa un obbiettivo da perseguire per diminuire e/o eliminare il proprio disagio che, spesso, diventa vera e propria sofferenza.
✅Percorso Breve Psicoterapeutico Mirato a comprendere se nella propria Relazione💙
➡️ è il caso d’ Insistere ,
➡️ è il caso di Lasciare Scorrere
➡️ è il caso di Lasciar Perdere
✅Oltre alla comprensione verranno affrontate le modalità con cui mettere in atto quanto compreso.
✅Il percorso Psicoterapeutico va’ da un minimo di 3 sedute ad un massimo di 10.
✅ Percorso effettuabile negli Studi di Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa) o anche tramite sedute con videochiamata
✅Per info contattare privatamente su fb o al 📱3208573502 Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

10 Proponimenti per Superare la Dipendenza Affettiva

➡️10 PROPONIMENTI PER SUPERARE LA DIPENDENZA AFFETTIVA

✅- CI ACCETTEREMO PIENAMENTE, ANCHE DURANTE IL TENTATIVO DI CAMBIARCI IN PARTE. ESISTE UN FONDAMENTALE AMORE E RISPETTO DI SE’, CHE COLTIVEREMO CON CURA E DIFFONDEREMO CON IMPEGNO.

✅- ACCETTEREMO GLI ALTRI PER QUELLO CHE SONO, RINUNCIANDO A CAMBIARLI A SECONDA DEI NOSTRI BISOGNI.

✅- NON PERDEREMO MAI DI VISTA GLI ATTEGGIAMENTI CHE ASSUMIAMO E I SENTIMENTI CHE PROVIAMO IN OGNI DIMENSIONE DELLA NOSTRA ESISTENZA, COMPRESA LA SESSUALITA’.

✅- AVREMO CARO OGNI NOSTRO ASPETTO: LA PERSONALITA’, L’ASPETTO FISICO, LE OPINIONI E I VALORI, IL CORPO, GLI INTERESSI E LE NOSTRE DOTI. PIUTTOSTO CHE CERCARE UNA RELAZIONE IN CUI TROVARE CONFERMA DI QUANTO VALIAMO, SAREMO NOI STESSE AD APPREZZARCI DA SOLE.

✅- LA NOSTRA AUTOSTIMA SARA’ SUFFICIENTEMENTE GRANDE DA PERMETTERCI DI GODERE DELLA COMPAGNIA DI ALTRE PERSONE, SOPRATTUTTO UOMINI, CHE STANNO BENE COSI’ COME SONO. NON AVREMO BISOGNO DI SENTIRCI NECESSARIE PER ESSERE SICURE DEL NOSTRO VALORE.

✅ – SAREMO APERTE E FIDUCIOSE CON LE PERSONE CHE SE LO MERITANO. NON AVREMO PAURA DI APPROFONDIRE I NOSTRI RAPPORTI PERSONALI MA, ALLO STESSO TEMPO, NON CI ESPORREMO ALLO SFRUTTAMENTO DI CHI NON SI PREOCCUPA DEL NOSTRO BENESSERE PSICOFISICO.

✅- IMPAREREMO A DOMANDARCI: “QUESTA RELAZIONE FA AL CASO MIO? MI PERMETTE DI ESPRIMERE TUTTE LE MIE POTENZIALITA’?”

✅- QUANDO UNA RELAZIONE E’ DISTRUTTIVA, CE NE LIBEREREMO SENZA CADERE IN UNA DEPRESSIONE DEBILITANTE. AVREMO UNA CERCHIA DI AMICI E SANI INTERESSI CHE CI AIUTERANNO A SUPERARE LA CRISI.

✅- LA NOSTRA SERENITA’ SARA’ LA NOSTRA PRIORITA’ ASSOLUTA. TUTTE LE SOFFERENZE, I DRAMMI E IL CAOS DEL PASSATO PERDERANNO IL LORO FASCINO. PROTEGGEREMO NOI STESSE, LA NOSTRA SALUTE E IL NOSTRO BENESSERE.

✅- TERREMO A MENTE CHE UNA RELAZIONE PER FUNZIONARE DEVE AVVENIRE TRA PARTNER CHE DIVIDANO VALORI, INTERESSI, E OBIETTIVI SIMILI, E CHE SAPPIANO INSTAURARE UN RAPPORTO DI VERA INTIMITA’. E NON DIMENTICHEREMO MAI CHE CI MERITIAMO QUANTO DI MEGLIO LA VITA ABBIA DA OFFRIRCI.

Questi 10 proponimenti sono stati elaborati dalla psicologa Norwood che è stata la prima a parlare direttamente di dipendenza affettiva.
Come tutti i proponimenti sono facili a dirsi ma difficili a farsi. Ciò non toglie che bisogna comunque tentare a metterli in atto con determinazione e costanza.
In caso di forte difficoltà può essere di supporto una psicoterapia mirata a perseguirli.

Dottor Roberto Cavaliere Psicologo e Psicoterapeuta con studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

Possibilità di effettuare sedute anche tramite video chiamata.

Per info e contatti cavaliere@iltuopsicologo.it o al 3208573502