COME “TENERSI PER MANO” NELLE RELAZIONI

Una coppia di fidanzati stavano attraversando un ponte…
Lui un po’ ansioso disse alla sua donna: “Amore, ti prego di tenere la mia mano così non cadi nel fiume”.
La donna gli rispose:”no amore tieni tu la mia mano”.
“qual è la differenza?”chiese lui perplesso.
“c’è una grande differenza, “rispose la donna.
“Se tengo io la tua mano e mi succede qualcosa, è probabile che allento la presa e cado giu’…ma se sei tu a tenermi la mano, io so per sicuro che qualunque cosa accada…tu non la lascerai mai…

(libero riadattamento da parte del Dottor Roberto Cavaliere di una storia sul web)

In questa significativa storia viene descritto come bisognerebbe tenere per mano la persona amata: non chiedendo all’altro di prendere la propria mano ma tenendo la sua.

Perchè potrebbe capitare che il partner abbia la tentazione di lasciare la mano, per varie ragioni, ma tenendo la sua mano lo si aiuta a trattenersi dall’andare via.

Questo non significa trattenere a tutti i costi chi vuole andare via, ma essere colui che “trattiene e contiene”  l’altro e/o la relazione nei momenti di crisi della vita di coppia.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa) e possibilità di effettuare consulenze via Skype e telefoniche

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

UN’ATTIVITA’ ARTISTICA INSIEME PER MIGLIORARE IL RAPPORTO DI COPPIA

Praticare un attività artistica e/o ricreativa insieme al partner, potrebbe migliorare non solo l’umore ma anche la relazione di coppia. A mostrarlo è uno studio, condotto dall’Università di Baylor, in Texas, che mette in luce gli effetti benefici di alcune attività ricreative. Dipingere in compagnia del partner, ma anche in misura minore dedicarsi a giochi da tavolo, favorisce il rilascio dell’ossitocina, una sostanza prodotta dal nostro corpo nota come l’ormone dell’amore. E così la complicità che nasce durante questi passatempi potrebbe aiutare a rafforzare la relazione affettiva della coppia. I risultati sono pubblicati sul Journal of Marriage and Family.

L’ossitocina è un ormone che viene prodotto dal nostro organismo, soprattutto nel caso di contatto fisico affettuoso, ma anche di contatto visivo, non solo col partner, e in altre situazioni di interazioni sociale e affettiva. In generale questo ormone promuove l’attaccamento all’interno di una relazione e rinforza i legami significativi. Fino ad oggi, spiegano gli scienziati, non c’erano studi sul collegamento fra le attività ricreative e l’ossitocina. Partendo da tale gap, il gruppo ha voluto analizzare questo legame in un gruppo di persone che praticavano giochi o dipingevano insieme al partner.

I ricercatori hanno coinvolto 20 coppie, di età compresa fra i 25 e i 40 anni. Una parte delle coppie hanno giocato a un gioco da tavolo a loro scelta fra le carte, Jenga, monopoli ed altri. Ciascuna coppia giocava da sola in un ambiente familiare, che ricordava quello domestico. Ad altre coppie, invece, è stato proposto di partecipare, tutte insieme, ad un corso di pittura all’interno di uno studio artistico. In entrambi i casi, la durata della sessione era di un’ora. Inoltre, all’inizio e alla fine di questa esperienza i ricercatori misuravano i livelli di ossitocina dei partecipanti attraverso un’analisi delle urine.
Stando ai risultati, in tutte le coppie che giocavano o dipingevano si è registrata la produzione di ossitocina, valutata alla fine della sessione. Tuttavia, il risultato interessante riguarda il fatto che hobby artistici, come quello della pittura potrebbero essere associati a un rilascio di ossitocina maggiore rispetto ai giochi da tavolo. “Solitamente un corso di arte non viene associato mentalmente all’idea di un appuntamento col partner”, commenta Karen Melton, primo autore dello studio, “ma in certi casi, le coppie, mentre dipingono, fanno in modo di trasformare quest’occasione in un momento di interazione, ad esempio cingendo il partner con le braccia o semplicemente complimentandosi con lui per il buon lavoro”.

Un’altra sorpresa, sottolineano gli autori, riguarda il fatto che gli uomini che avevano dipinto mostravano un rilascio di ossitocina circa due volte superiore rispetto a quello misurato nelle donne dopo la stessa attività e nelle coppie che avevano giocato ai giochi in scatola. La ragione, spiegano gli autori, potrebbe risiedere nel fatto che questo passatempo prevede un maggior contatto fisico col partner rispetto al gioco. “Tale elemento – spiega Melton, primo autore dello studio – può indicare che un certo tipo di attività può portare maggiori benefici agli uomini invece che alle donne e viceversa”.

Alla base del rilascio dell’ossitocina ci sono diversi elementi chiave. Da un lato la comunicazione, che avviene maggiormente durante il gioco, dall’altro il contatto fisico, più frequente quando si dipinge o si praticano altri hobby in cui si cerca il tocco del partner. Anche l’interazione visiva, cioè il semplice gesto di guardarsi negli occhi, promuove sensazioni positive e il buonumore di coppia. Ma c’è un altro ingrediente da considerare: il luogo in cui si praticano queste attività può fare la differenza. Lo studio, infatti, mostra che cambiare ambiente e panorama visivo potrebbe avere un impatto significativo nel rilascio di ossitocina. Così, darsi appuntamento col partner in luoghi nuovi e inesplorati risulta essere un’idea non solo originale ma anche benefica per il rapporto di coppia.

fonte: https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2019/07/17/news/coppia_se_dipingere_insieme_aumenta_l_unione

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SI POSSONO PROMETTERE AZIONI PER SEMPRE NON SENTIMENTI

Nel seguente significativo brano del filosofo Nietzsche è sintetizzato ciò che si può promettere per sempre.

Non l’amore per sempre ma le azioni collegate all’amore possono essere per sempre.

Ad esempio: le azioni di prendersi sempre cura del partner anche se l’amore finisce.

“Si possono promettere azioni, ma non sentimenti, perché questi sono involontari. Chi promette a qualcuno di amarlo sempre o di odiarlo sempre o di essergli sempre fedele, promette qualcosa che non è in suo potere; invece può ben promettere quelle azioni, che sono sì, di solito, effetto dell’amore, dell’odio e della fedeltà, ma che possono anche scaturire da altri motivi: giacché a un’azione conducono più vie e motivi.

La promessa di amare sempre qualcuno significa cioè: finché ti amerò, compirò verso di te le azioni dell’amore; se non ti amerò più, continuerai a ricevere da me le stesse azioni, anche se per altri motivi, sicché nella testa del prossimo persiste l’illusione che l’amore sia immutato e sempre il medesimo. Si promette, dunque, di continuare nell’apparenza dell’amore quando, senza accecarsi da se, si giura a qualcuno eterno amore.” Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano

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E’ POSSIBILE L’AMICIZIA TRA UOMO E DONNA ?

E’ POSSIBILE L’AMICIZIA TRA UOMO E DONNA ?

Mai domanda è stata così controversa e non riesce a trovare una risposta definitiva.

Studi scientifici, riflessioni e/o pareri di esperti, opinione comune concordono prevalentemente che non sia possibile un tale tipo di amicizia o al massimo diventa possibile se si mantiene ad un livello superficiale e/o limitata nel tempo. S’adduce, come causa principale, l’irrompere, prima o poi, dell’eros nell’amicizia soprattutto da parte maschile. A quest’ultimo riguardo, è opinione comune, che l’uomo amico finisce inesorabilmente col deisderare sessualmente la donna amica e spesso anche affettivamente. La donna riesce invece, maggiormente, a mantenere il proprio amico nella friendzone vale a dire la zona amicale delle relazioni, talvolta con grande disappunto dell’amico innamorato.

Ritengo che ultimamente, in seguito anche alle evoluzioni delle relazioni nel terzo millennio, anche da parte maschile si riesca a mantenere un atteggiamento puramente amicale.

Mai come nell’epoca attuale, nel mondo delle relazioni tutto è possibile, e diversi credenze sulle relazioni vengono man mano smentite, se non del tutto, quantomeno in parte

Di seguito rimando ad una serie di citazioni su tale argomento

Ma amici mai / per chi si cerca come noi / non è possibile. (Antonello Venditti )

Uomini e donne possono essere amici, ed è quello che dobbiamo essere. Parte del problema è che non siamo abbastanza amici. I nostri rapporti sono negoziati, e questa non è amicizia. (Hill Harper)

Dicono che uomini e donne non possono essere amici, ma non è vero. (Ginnifer Goodwin)

Mi piacerebbe aver visto una relazione uomo-donna che non aveva niente a che fare con l’innamoramento. Mi piacerebbe dimostrarlo, anche in TV – anche se non è vero! – che uomini e donne possono essere amici senza alcun tipo di coinvolgimento. (Nana Visitor)

Le donne sono fatte per essere amate, non per essere capite. (Oscar Wilde)

− Nessun uomo può essere amico di una donna che trova attraente. Vuole sempre portarsela a letto. − Allora stai dicendo che un uomo riesce a essere amico solo di una donna che non è attraente? − No, di norma vuole farsi anche quella. (Billy Crystal e Meg Ryan – Harry, ti presento Sally)

Un rapporto d’amicizia che sia fra uomini o fra donne, è sempre un rapporto d’amore. E in una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c’è più sensualità che nel vero e proprio atto d’amore. (Dacia Maraini)

Tra un uomo e una donna, l’amicizia é soltanto un punto di passaggio per arrivare all’amore. (Jules Renard)

Un’amica è semplicemente una donna che la dà a qualcun altro. (Gianni Monduzzi)

Se tuo marito/tua moglie non è il tuo migliore amico/a hai sbagliato matrimonio. (Santy Giuliano)

Fra uomo e donna non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia. (Oscar Wilde)

L’amicizia fra un uomo e una donna é sempre un poco erotica, anche se inconsciamente. (Jorge Luis Borges)

Una donna può essere amica di un uomo soltanto in questa successione: prima conoscente, poi amante, quindi amica. (Anton Čechov)

L’amicizia tra persone di sesso diverso è una nobile pianta artificiale, ma richiede doti da giardiniere. (Lou Von Salomé)

Scegliti come sposa solo una donna che sceglieresti come amico se fosse un uomo. (Joseph Joubert)

L’amicizia fra uomo e donna ha questo di bello: non dura. (Roberto Gervaso)

Ma che disastro, io mi maledico! Ho scelto te, una donna, per amico. (Lucio Battisti – Una donna per amico)

Quando una donna mi propone: «restiamo buoni amici» a me, tradotto, suona così: “piuttosto che con te, lo farei con un rospo”. (Gianni Monduzzi)

Le donne possono stringere benissimo amicizia con un uomo; ma per poterla conservare – a tal fine deve ben aiutare una piccola antipatia fisica. (Friedrich Nietzsche)

Gli amici sono generalmente dello stesso sesso, perché uomini e donne sono d’accordo solo nelle conclusioni; le loro ragioni sono sempre diverse. (George Santayana)

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I 9 SEGNALI DELLA RELAZIONE CON UN NARCISISTA

Per il dottor Craig Malkin, docente di psicologia dell’università di Harvard e autore di Rethinking Narcissism  “Con il termine “narcisista” si indica un soggetto che supera di molto i livelli medi di vanità. Ci sono dei segnali, ma non è detto che ci sia anche un disturbo”.

Malkin e altri tre esperti  illustrano quali segnali indicano che stiamo frequentando un (o una) narcisista.

Eccoli di seguito

1. Iniziale “bombardamento d’amore”.

“Questo comportamento è chiamato Love bombing, ma questo eccesso di attenzioni non ha nulla a che fare con voi”, spiega la dottoressa. Servite solo a soddisfare il desiderio del momento (sesso, soldi, status sociale, giovinezza). Quando avranno ottenuto quello che volevano, quell’amore si trasformerà in controllo e denigrazione.

2. I gesti appariscenti ed esagerati sono la loro specialità.

I narcisisti vogliono essere ricordati. Coglieranno ogni opportunità per mettersi in mostra e farsi notare dagli altri, anche nel bel mezzo di un racconto altrui. Dopo una cena tra amici, non vedranno l’ora di pagare il conto. Vivono per questi momenti che rafforzano l’idea grandiosa che hanno di loro stessi”, dice Tina Swithin, autrice di “Divorcing a Narcissist: One Mom’s Battle”. Bisogna sospettare di questi loro slanci.

“Quando un narcisista paga il conto per tutti, sta in realtà passando in rassegna tutti i modi in cui potrà utilizzare l’episodio e le persone coinvolte per affermare la propria immagine”, spiega Swithin. C’è sempre un secondo fine.

3. Non sanno ammettere di aver sbagliato.

C’è un modo giusto e un modo sbagliato di fare le cose: ovviamente i narcisisti credono sempre di fare tutto alla perfezione mentre voi avrete sempre torto, come dice Gilbert. Anche se provate semplicemente a seguire un loro ordine, lo farete nel modo sbagliato.

“Un narcisista umilierà in pubblico voi e chiunque faccia qualcosa che non è di suo gusto”. Dice ancora Gilbert: “Per loro non avete semplicemente commesso un errore: siete colpevoli di un’atrocità e sarete accusati di essere stupidi o incompetenti”.

Se vi ritrovate a dovervi difendere, non cercate neanche di spiegare: non riuscirete mai a convincere un narcisista o fargli ammettere di aver sbagliato.

4. Sono invidiosi dei vostri rapporti con gli altri.

All’inizio i narcisisti vi diranno che ammirano il rapporto affettuoso che avete con familiari e amici. Ma presto inizieranno a criticare le vostre frequentazioni, come ha spiegato Margaret Rutherford, psicologa clinica.

“È una questione di controllo”, ci dice la dottoressa, aggiungendo che le motivazioni sono spesso duplici: “Lui (o lei) potrebbe essere invidioso dei vostri rapporti con le altre persone o potrebbe desiderare maggiori attenzioni per sé. Per natura, i narcisisti sono esigenti, vogliono sentire che hanno il pieno controllo su di voi. Questo è solo un altro modo per esercitarlo.

5. I narcisisti vivono per i “Mi piace”.

Una ricerca ha mostrato che le persone che aggiornano spesso il loro status su Facebook mostrano tratti tipici dei narcisisti. Se avete una relazione con uno di loro, rassegnatevi ad avere la bacheca di Facebook piena di status autocommiseranti e di fotografie.

“I narcisisti più estroversi adorano essere sotto i riflettori” ha spiegato il Dottor Malkin. “Sbandierare la loro immagine su Fb attirerà l’attenzione”. Avere tanti “mi piace” e commenti fa piacere a tutti, ma i narcisisti ne diventano dipendenti. Le persone che aggiornano spesso il profilo social tendono ad essere più vanagloriose di quanti, invece, si accontentano di postare solo un selfie e basta”.

6. La loro empatia non è incondizionata.

Al contrario di ciò che si pensa, molti narcisisti non mancano di empatia verso gli altri, ma sono troppo indaffarati con le loro preoccupazioni, i loro bisogni e i loro timori per mostrarlo. Quando manifestano empatia, probabilmente c’è un altro motivo dietro.

“Se la ragione è, ad esempio, fare sesso con voi, diventeranno dei confidenti fantastici e la loro preoccupazione sarà autentica” spiega lo psicologo. “Ma succede solo quando c’è una ricompensa. Se la loro empatia va e viene a seconda di quello che avranno in cambio, fate attenzione”

7. Le conversazioni sono a senso unico.

Quando parlate con un narcisista, sarete fortunati se riuscirete a proferire parola. Dominare la conversazione, anche se l’argomento siete voi, è una loro caratteristica. Forse potranno fingere interesse per i vostri ricordi del college ma, in realtà, non vedono l’ora di sviare la conversazione e di esprimere la loro illuminata opinione.

“Il loro interesse dura sempre poco, col tempo vi accorgerete che ogni discorso diventa solo un’opportunità per tirare in ballo il loro argomento preferito: loro stessi. Una semplice chiacchierata sulla vostra nuova auto si tramuterà in una ghiotta occasione per parlarvi della loro nuova macchina sportiva in arrivo dalla Germania.

8. Sono davvero affascinanti.

Ammettiamolo: forse ad attirarvi sono stati proprio lo stile e l’aspetto del narcisista. Ma il loro bisogno di mostrarsi al meglio non è segno di una sana vanità. È solo un altro modo di ottenere l’adorazione che cercano”, spiega Malkin.

“Mi spiace dirlo, ma se il vostro partner indossa outfit sexy o è sempre vestito alla perfezione, ci sono buone possibilità che sia più narcisista della media, o peggio. “I narcisisti, manipolatori e calcolatori, sono bravissimi a mostrarsi sempre al meglio, un fenomeno che potremmo definire “abbellimento funzionale”.

9. I vostri bisogni e le vostre richieste non contano.

Se siete innamorati di un narcisista, i vostri bisogni saranno sempre in secondo piano. Sono troppo occupati a valutare cosa vogliono da voi per vedervi come delle persone indipendenti, con i vostri desideri.

“Vedono tutto come una loro estensione”. Le vostre necessità suoneranno come minacce per il narcisista, che vi farà sentire come se le vostre richieste fossero strane, mentre lei (o lui) pretenderà ogni cosa. Se dovete lottare e annaspare per essere ascoltati, siete senza dubbio di fronte ad un narcisista.

fonte: https://www.huffpost.com/entry/sorry-youre-in-love-with-a-narcissist_n_6956408

Dott. Roberto Cavaliere

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L’AMORE NON E’ GIA’ FATTO. SI FA

L’AMORE NON E’ GIA’ FATTO.SI FA
Non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, cucire
Non è un appartamento ‘chiavi in mano’,
ma una casa da concepire, costriure,
conservare e spesso riparare.
Non è vetta conquistata, ma partenza dalla valle,
scalate appassionanti,
cadute dolorose nel freddo della notte
o nel calore del sole che scoppia.
Non è solido ancoraggio nel porto della felicità
ma è un levar l’ancora, è un viaggio in pieno Mare,
sotto la brezza o la tempesta.
Non è un “sì” trionfale,
enorme punto fermo che si segna fra le musiche,
i sorrisi e gli applausi, ma è una moltitudine di “sì”
che punteggiano la Vita,
fra una moltitudine di “no”
che si cancellano strada facendo.
Non è l’apparizione improvvisa di una nuova Vita,
perfetta fin dalla nascita,
ma sgorgare di sorgente
e lungo tragitto di fiume dai molteplici meandri,
qualche volta in secca, altre volte traboccante,
ma sempre in cammino verso il Mare infinito.


M. Quoist 

Dott. Roberto Cavaliere

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UN ROMANZO-SAGGIO COME AUTOTERAPIA DI COPPIA

Il libro “IL CORSO DELL’AMORE” di Alain De Botton è un libro che consigliamente vivamente di leggere perchè aiuta a riflettere seriamente e approfonditamente sul rapporto di coppia dopo che è passata la fase iniziale dell’innamoramento. Tende a smontare l’idea di amore romantico inteso come qualcosa di idilliaco e senza problemi ma lo restituisce nella sua dimensione di quotidianeità e concretezza. E’ forse la lettura di questo libro, se effettuata in due, può anche rappresentare un’auto-terapia di coppia.

Di seguito riporto la descrizione del retro copertina ed alcuni passaggi.

Descrizione
Rabih e Kirsten si conoscono, si innamorano, si sposano e hanno dei figli. Sembra la serena conclusione di una bella storia come tante, ma in realtà è solo l’inizio… Che cosa c’è dopo il classico “e vissero tutti felici e contenti”? L’evoluzione dell’amore, il percorso di crescita e maturazione compiuto da una coppia dopo la magica ebbrezza e la folle emozione dei primi incontri. Perchè l’amore non è una semplice esperienza, un sogno di passione, ma una competenza che possiamo e dobbiamo imparare. Divertente, saggia e commovente, una riflessione sui moderni rapporti di coppia, un racconto in cui ritrovare se stessi, i nostri limiti e la nostra grandezza nell’imparare e praticare la difficile ma meravigliosa arte dell’amore.

“Quando mettiamo il broncio, le motivazioni profonde sono uno spiazzante misto di rabbia intensa e di desiderio, ugualmente intenso, di non rivelare perché siamo arrabbiati. Chi si imbroncia, ha un disperato bisogno che l’altro capisca, eppure si rifiuta categoricamente di aiutarlo a capire. Il nocciolo dell’insulto, infatti, è proprio la necessità di spiegare: se il partner ha bisogno di spiegazioni, chiaramente non è degno di riceverne. Si aggiunga che è un onore se qualcuno ci tiene il broncio: significa che ci rispetta e ha abbastanza fiducia in noi da pensare che dovremmo capire al volo i motivi inespressi per cui si è offeso. È uno dei doni più strani dell’amore.”

“Le accuse che riversiamo sulla persona amata non hanno senso. Non oseremmo dire cose tanto ingiuste a nessun altro sulla faccia della terra. Ma i nostri feroci attacchi sono una singolare prova di intimità e di fiducia, un sintomo di amore, niente meno, e a modo loro una perversa manifestazione di dedizione. Una frase carina ed educata la sappiamo dire a qualunque estraneo, ma è solo in presenza di chi amiamo con tutto il cuore che possiamo osare un’irragionevolezza stravagante e sconfinata.”

“Bisogna trovare un sistema per adattarsi il più delicatamente e gentilmente possibile a vivere accanto a un’altra creatura imperfetta. Tutti, visti da vicino, hanno qualcosa che non va.”

CLICCANDO QUI SI POSSONO LEGGERE LE PAGINE INIZIALI DEL LIBRO

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IL DILEMMA TRA FEDELTA’ ED INFEDELTA’

In questa bellissima e non banale canzone di Giorgio Gaber è presente “Il dilemma” tra fedeltà ed infedeltà, con la scelta della fedeltà come scelta d’amore. Segue, dopo il testo, un breve passaggio di un’intervista che Gaber rilascia a Minoli e che chiarisce bene la sua posizione al riguardo di questo tema. Al di là se si è d’ccordo o meno sul tutto, invito a riflettere analizzando bene testo della canzone ed intervista

Il Dilemma – 1981/1982

In una spiaggia poco serena
camminavano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra di un dilemma
l’uomo era forse più audace
più stupido e conquistatore
la donna aveva perdonato non senza dolore
il dilemma era quello di sempre
un dilemma elementare
se aveva o non aveva senso il loro amore.

In una casa a picco sul mare
vivevano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra di un dilemma
l’uomo è un animale quieto
se vive nella sua tana
la donna non si sa se è ingannevole o divina
il dilemma rappresenta
l’equilibrio delle forze in campo
perché l’amore e il litigio sono le forme del nostro tempo.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
come una cosa normale e ricorrente
perché morire e far morire
è un’antica usanza che suole aver la gente.

Lui parlava quasi sempre
di speranze e di paura
come l’essenza della sua immagine futura
e coltivava la sua smania
e cercava la verità
lei l’ascoltava in silenzio
lei forse ce l’aveva già
anche lui curiosamente
come tutti era nato da un ventre
ma purtroppo non se lo ricorda o non lo sa.

In un giorno di primavera
quando lei non lo guardava
lui rincorse lo sguardo di una fanciulla nuova
e ancora oggi non si sa
se era innocente come un animale
o se era come instupidito dalla vanità
ma stranamente lei si chiese
se non fosse un’altra volta il caso
di amare e di restar fedele al proprio sposo.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
con le parole che ognuno sa a memoria
sapevan piangere e soffrire
ma senza dar la colpa
all’epoca o alla storia.

Questa voglia di non lasciarsi
è difficile da giudicare
non si sa se è cosa vecchia o se fa piacere
ai momenti di abbandono
alternavano le fatiche
con la gran tenacia che è propria delle cose antiche.

E questo il succo di questa storia
per altro senza importanza
che si potrebbe chiamare appunto resistenza
forse il ricordo di quel Maggio
gli insegnò anche nel fallire
il senso del rigore e il culto del coraggio
e rifiutarono decisamente
la nostra idea di libertà in amore
a questa scelta non si seppero adattare
non so se dire a questa nostra scelta
o a questa nostra nuova sorte
so soltanto che loro si diedero la morte.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
non per una cosa astratta come la famiglia
loro scelsero la morte
per una cosa vera come la famiglia.

Io ci vorrei vedere più chiaro
rivisitare il loro percorso
le coraggiose battaglie che avevano vinto e perso
vorrei riuscire a penetrare
nel mistero di un uomo e di una donna
nell’immenso labirinto di quel dilemma.

Forse quel gesto disperato
potrebbe anche rivelare
come il segno di qualcosa che stiamo per capire…

Audio Intervista dal minuto 37’35” fino alla fine:

MINOLI. Stiamo ascoltando una canzone tua e di Sandro Luporini del 1981, Il Dilemma, nello spettacolo Anni Affollati, da dove viene? Da quale sentimento è nata? Da quale sguardo sulla realtà? 39’32’’

GABER. Ma… non è mai eccessivamente chiaro come nascono le cose, forse il desiderio di raccontare una storia o forse come una reazione a un atteggiamento dell’epoca. Ecco, io direi che spesso noi abbiamo questo desiderio di intervento, non tanto l’idea di fare una bella canzone, ma una canzone che in quel momento abbia un senso, un significato… veniamo da tutti gli anni 70’ che in qualche modo rappresentano un periodo di grande… di grande libertà sentimentale e quindi c’era una specie di rifiuto della coppia o della famiglia che allora si chiamava piccolo borghese, forse si chiama ancora ora … quel tipo di famiglia nella quale in fondo in qualche modo siamo cresciuti tutti, no? Aveva sicuramente dei limiti e rischiava di diventare oppressiva, poco ariosa, e comunque certamente con degli aspetti formali un po’ ipocriti, ecco, questo sicuramente, quindi a quel punto reazione! Avviene quasi sempre, che le reazioni siano, come dire, un cambiamento esagerato, una trasgressione totale, ecco, non si riesce mai a tenere quello che c’è di buono nelle cose e quindi si va dall’altra parte, una specie di gioco al rimbalzo, o di qua o di là. In quel caso, questa specie di infatuazione dell’amore, ecco, questa specie di trionfo dell’amore, questo continuare ad innamorarsi secondo noi sottintendeva anche forse una minor capacità di amare. La difficoltà ad approfondire dei rapporti… Allora, l’aspetto è un po’ infantile, cioè è chiaro che il momento dell’innamoramento, dell’inizio delle cose, è esaltante, ognuno ha una serie di gratificazioni sul piano dell’accettazione ci si scambia cose anche significative, per carità, ma poi questo tipo… questo aspetto così entusiasmante finisce, quindi, in qualche modo, la coppia si ritrova a una normalità che è faticosa evidentemente più impegnativa anche più come dire… che richiede più responsabilità e quindi a questo punto la capacità di andare a fondo in un rapporto e quindi in una sorta di trasformazione più profonda di questo progetto, un grande progetto che può essere anche quello di fare dei figli, quindi un progetto non certo indifferente, naturalmente richiede fatica e si preferisce continuare a innamorarsi per non arrivare al nocciolo della questione che è quello di prendere un impegno serio con l’altra persona e cercare di portarlo più in là possibile … per carità, non è che uno dice tutta la vita, deve essere no… in qualche modo prendersi le proprie responsabilità.

MINOLI. Nella canzone usate la parola resistenza.

GABER. Sì ecco la parola resistenza è proprio il desiderio di resistere a questi… mi pare che si dica nella presentazione… brividini … a questa sensazione, secondo me del tutto infantile, questo desiderio di essere accettati continuamente, questo bisogno di conferme, questo bisogno in qualche modo di esaltarsi nell’innamoramento e quando questo cade, dici, va beh dividiamoci facciamo un’altra famiglia, 5,6,10, benissimo a quel punto lì uno dice ma…ecco era questa la domanda della canzone, ma siamo ancora capaci di amare o invece facciamo finta proprio in questo trionfo dell’amore di avere grandi capacità ma non ne abbiamo… ecco questa è la domanda della canzone.

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L’ALGORITMO PER INDIVIDUARE LE COPPIE STABILI

L’Algoritmo per individuare le coppie stabili deriva dal problema dei matrimoni stabili che è un problema matematico applicato alla coppia come indica lo stesso nome.

Immaginate che in un piccolo villaggio ci sono un numero uguale di uomini e donne che devono tutti formare una coppia donna-uomo, in modo tale che tutte le coppie siano coppie stabili. Ogni uomo ed ogni donna ha una propria lista di preferenze per gli individui del genere opposto, ma in definitiva sarete voi a decidere le coppie di sposi al fine di ottenere solamente delle coppie stabili. Per poter definire una coppia stabile non deve mai verificarsi la situazione nella quale un uomo ed una donna di due coppie diverse preferiscono stare tra di loro piuttosto che stare con il loro partner attuale.

La domanda del problem è quindi la seguente: è sempre possibile ottenere una combinazione di coppie nella quale non si verificano situazioni instabili? Tenete in mente che una situazione instabile si verifica solo quando sia un uomo già in coppia che una donna già in un’altra preferiscono stare tra di loro rispetto a stare con il loro partner attuale, se è solo uno dei due a preferire l’altro rispetto al partner attuale la situazione è ancora considerata stabile, anche se non tutti sono completamente felici della loro situazione. Questo problema può coinvolgere un qualsiasi numero di coppie eterosessuali, potrebbero essere i 7 miliardi di individui sulla terra o solamente 10 individui in un piccolo villaggio. Questa soluzione esiste sempre ed è stato creato un algoritmo da David Gale e Lloyd Shapley nel 1962 che dimostra come si possa sempre trovare una situazione di coppie stabili.

Questo algoritmo può essere programmato in un computer, ma può anche essere applicato in un esempio pratico. Nel primo giorno di questo algoritmo ogni uomo ed ogni donna crea una lista di preferenze degli individui del genere opposto. Nello stesso giorno ogni donna fa una proposta di matrimonio al n°1 della propria lista. Ogni uomo può quindi ricevere più proposte o nessuna ed in questo giorno accetterà la proposta che viene dalla donna più in alto nella sua lista di preferenze rifiutando le altre. Alla fine di questo giorno si sono create delle coppie. Nel secondo giorno ogni donna che non è in una coppia farà una proposta al n°2 nella loro lista di preferenza, anche se quest’uomo è già in una coppia. A questo punto gli uomini single sceglieranno come hanno già fatto nel primo giorno, scegliendo la proposta dalla donna più in alto nella loro lista. Gli uomini già in coppia accetteranno la nuova proposta solo se viene da una donna più in alto nella lista di preferenze rispetto all’attuale compagna. Si saranno create nuove coppie, alcune cambiando coppie precedentemente create. Nei giorni successivi questo si ripete fino al momento nel quale non si cambiano più coppie. Dopo un certo numero di reiterazioni, l’algoritmo non cambierà più l’ordine delle coppie e si saranno create solamente coppie stabili, nel senso discusso in precedenza.

Potete testare voi stessi voi stessi, come fa anche la professoressa Riehl nel video di seguito . Prendete un pezzo di carta e scrivete un numero uguale di donne e uomini, scrivete anche la lista di preferenza del genere opposto per ognuna di queste persone, inventandola in modo casuale. A questo punto applicate le regole dell’algoritmo e ripetetele fino ad avere formato tutte le coppie. Osserverete che in nessun caso, se avete seguito bene le regole dell’algoritmo,vi sarà una situazione instabile tra le coppie formate.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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LA FORMULA MATEMATICA DELLA COPPIA PERFETTA

Lo psicologo John Gottman, professore emerito all’Università di Washington (Stati Uniti),  ha elaborato una formula per stimare la probabilità di fallimento di un’unione, che lui ritiene funzioni nel 90% dei casi.

Lo studio è iniziato negli anni ’90, esaminando coppie appena sposate: i due partner discutevano per 15 minuti, mentre i ricercatori assegnavano loro dei voti. Per esempio, a ogni sorriso e gesto affettuoso guadagnavano punti; con segnali d’insofferenza e battutine sarcastiche li perdevano. I ricercatori hanno poi seguito le coppie nel corso degli anni, per vedere come se la passavano.

A partire da dati come questi, Gottman e James Murray, matematico della stessa università, hanno elaborato l’“equazione dell’amore”, che misura la reazione emotiva (positiva o negativa) di ciascuno dei due partner durante un dialogo. Sul lungo periodo, infatti, le chance di sopravvivenza della relazione dipendono proprio da queste reazioni.

Le due formule descrivono rispettivamente le reazioni di lei (Dt+1) e lui (Ut+1) al comportamento dell’altro. Per la donna: d è l’umore quando è sola; rDDt è l’umore quando c’è il marito; IUD(Ut ) è l’influenza esercitata dal partner. Nella formula per lui: u è l’umore da solo; rUUt è l’umore quando c’è lei e IDU(Dt  ) l’influenza di lei.

Nella pratica, l’equazione matematica conferma quanto il buon senso dice da sempre: la chiave di una relazione duratura è il dialogo. Per non arrivare ai ferri corti, dire quel che si pensa, senza essere aggressivi, funziona meglio che chiudersi nel mutismo.

Qualsiasi terapia ed autoterapia di coppia dovrebbe tener conto di questo semplice elemento che è il dialogo, che è stato confermato anche dalla matematica, come dimostrato da Gottman.

DOTT. ROBERTO CAVALIERE

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