LA SINDROME DI PETER PAN (o Nanotenia Psichica)

La sindrome di Peter Pan, o nanotenia psichica, è un termine utilizzato per descrivere un comportamento in cui una persona adulta mostra caratteristiche di immaturità emotiva e comportamentale tipiche dell’infanzia. Questa sindrome prende il nome dal personaggio di Peter Pan, il ragazzo che non vuole crescere, creato da J.M. Barrie. Non è una diagnosi clinica riconosciuta nei manuali diagnostici come il DSM-5, ma è comunemente usata per descrivere un certo tipo di comportamento e atteggiamento psicologico.

✅ Sintomi della Sindrome di Peter Pan

1. **Evitamento delle Responsabilità**:
– Difficoltà a prendere decisioni importanti, evitare di assumersi responsabilità professionali, personali o familiari.

2. **Paura del Fallimento e del Rifiuto**:
– Timore eccessivo di fallire o di essere rifiutati, che può portare a evitare situazioni di sfida o crescita personale.

3. **Dipendenza Emotiva**:
– Forte dipendenza dagli altri per il supporto emotivo, evitando l’autonomia e la responsabilità.

4. **Comportamenti Egocentrici**:
– Focalizzazione su se stessi, con scarsa considerazione per i bisogni e i sentimenti degli altri.

5. **Difficoltà nelle Relazioni**:
– Relazioni interpersonali instabili, problemi a mantenere relazioni durature e mature.

6. **Fuga dalla Realtà**:
– Preferenza per attività che offrono un’evasione dalla realtà (ad esempio, videogiochi, fantasie, ecc.).

7. **Entusiasmo per le Attività Giovanili**:
– Interesse persistente per attività, giochi o comportamenti tipicamente associati ai bambini o agli adolescenti.

✅ Cause della Sindrome di Peter Pan

1. **Fattori Familiari**:
– Un ambiente familiare iperprotettivo o permissivo può impedire lo sviluppo dell’autonomia e della responsabilità.

2. **Traumi o Abusi nell’Infanzia**:
– Esperienze traumatiche possono portare a un arresto dello sviluppo emotivo e psicologico.

3. **Modelli di Ruolo Inadeguati**:
– Assenza di modelli di ruolo adulti responsabili e maturi durante la crescita.

4. **Società e Cultura**:
– Influenze culturali che glorificano la giovinezza e scoraggiano il processo di invecchiamento possono contribuire a questo comportamento.

5. **Condizioni Psicologiche**:
– Problemi di autostima, ansia e insicurezza possono contribuire alla difficoltà di affrontare le responsabilità dell’età adulta.

✅ Terapie e Strategie di Affrontamento

1. **Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)**:
– La CBT può aiutare a identificare e modificare i modelli di pensiero negativi e i comportamenti disfunzionali.

2. **Terapia Psicodinamica**:
– Esplorare le esperienze dell’infanzia e i traumi passati per comprendere meglio le cause profonde del comportamento.

3. **Counseling Individuale**:
– Lavorare con un consulente per sviluppare abilità di coping, aumentare l’autostima e promuovere l’autonomia.

4. **Terapia di Gruppo**:
– Partecipare a gruppi di supporto può offrire un ambiente sicuro per condividere esperienze e imparare dagli altri.

5. **Sviluppo delle Competenze Sociali e Professionali**:
– Programmi di formazione che promuovono lo sviluppo di competenze professionali e sociali possono aiutare a diventare più indipendenti e responsabili.

6. **Supporto Familiare**:
– Educare la famiglia sui modi migliori per supportare l’individuo senza essere iperprotettivi o permissivi.

7. **Auto-Affermazione e Obiettivi Personali**:
– Incoraggiare la definizione di obiettivi personali e professionali e il perseguimento di questi obiettivi in modo graduale.

✅Conclusione

La sindrome di Peter Pan, o nanotenia psichica, rappresenta un insieme di comportamenti e atteggiamenti caratterizzati da un’immaturità emotiva e una resistenza a crescere. Sebbene non sia una condizione clinica riconosciuta, può avere un impatto significativo sulla vita dell’individuo e delle persone intorno a lui. Il trattamento e il supporto adeguati possono aiutare le persone a sviluppare una maggiore autonomia e responsabilità, migliorando la loro qualità della vita e le loro relazioni.

Roberto Cavaliere Psicoterapeuta Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata 

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GHOSTING: SCOMPARIRE NELLE RELAZIONI

Il “ghosting” nelle relazioni si riferisce a una situazione in cui una persona interrompe bruscamente e completamente ogni forma di comunicazione e contatto con un’altra persona, senza preavviso o spiegazione. Questo comportamento può avvenire in qualsiasi tipo di relazione, che sia romantica, amicale o professionale.

✅Sintomi del Ghosting

1. **Interruzione Improvvisa della Comunicazione**:
– La persona scompare senza lasciare traccia, smettendo di rispondere a chiamate, messaggi, email e qualsiasi altro tentativo di contatto.

2. **Nessuna Spiegazione**:
– La mancanza di qualsiasi spiegazione o preavviso rende difficile per la persona lasciata capire cosa sia successo.

3. **Assenza sui Social Media**:
– La persona può bloccare o rimuovere l’altra dai social media per evitare qualsiasi forma di contatto o aggiornamento.

4. **Sparizione Totale**:
– La persona scompare non solo dalle piattaforme di comunicazione digitali, ma anche da eventuali luoghi fisici comuni.

✅Cause del Ghosting

1. **Evitamento del Conflitto**:
– Alcune persone scelgono di ghostare perché temono il confronto diretto e trovano più facile sparire piuttosto che affrontare una conversazione difficile.

2. **Mancanza di Interesse**:
– La perdita di interesse nella relazione può portare qualcuno a ghostare piuttosto che comunicare apertamente il disinteresse.

3. **Paura e Ansia**:
– Le persone con problemi di ansia sociale o paura dell’impegno possono trovare il ghosting una via d’uscita meno stressante.

4. **Narcisismo**:
– Individui con tendenze narcisistiche potrebbero non considerare l’impatto delle loro azioni sugli altri e scegliere di ghostare senza rimorsi.

5. **Immaturità Emotiva**:
– La mancanza di abilità emotive mature può portare qualcuno a evitare il confronto e scegliere il ghosting.

✅Terapie e Strategie di Affrontamento

➡️Per la Persona Che Subisce il Ghosting

1. **Accettazione**:
– Accettare che il ghosting è avvenuto e che potrebbe non esserci una spiegazione disponibile. Questo è il primo passo per andare avanti.

2. **Non Prendersela Personalmente**:
– Ricordare che il ghosting riflette più sulle debolezze e mancanze dell’altra persona che su se stessi.

3. **Supporto Sociale**:
– Parlare con amici e familiari per ottenere supporto emotivo e prospettive esterne.

4. **Autocura**:
– Dedicarsi ad attività che promuovono il benessere fisico e mentale, come esercizio fisico, hobby e meditazione.

5. **Terapia**:
– Considerare di parlare con un terapeuta per elaborare i sentimenti di rifiuto e abbandono e sviluppare strategie di coping efficaci.

➡️ Per la Persona Che Pratica il Ghosting

1. **Riconoscimento del Comportamento**:
– Essere consapevoli del proprio comportamento e delle sue conseguenze emotive sugli altri.

2. **Affrontare il Conflitto**:
– Imparare a gestire i conflitti in modo diretto e rispettoso. Questo può includere lo sviluppo di abilità di comunicazione assertiva.

3. **Lavorare sulle Paure e Ansie**:
– Affrontare le paure e le ansie che portano al ghosting con l’aiuto di un terapeuta.

4. **Impegno e Onestà**:
– Essere onesti con se stessi e con gli altri riguardo alle proprie intenzioni e sentimenti.

5. **Terapia Individuale**:
– Considerare la terapia per esplorare le radici del comportamento e sviluppare relazioni più sane e mature.

✅Conclusione

Il ghosting è un comportamento doloroso e spesso confuso che può avere effetti significativi sulla salute emotiva e mentale della persona che lo subisce. Affrontare questo fenomeno richiede consapevolezza, supporto emotivo e, in alcuni casi, intervento terapeutico. Sia le vittime che i perpetratori di ghosting possono beneficiare di un lavoro approfondito su se stessi per migliorare le proprie relazioni e comunicazioni interpersonali.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta.          Per info e contatti 3208573502 dotcavaliere@gmail.com

FILOFOBIA: PAURA DI AMARE

LA FILOFOBIA: LA PAURA DI AMARE
La filofobia è una condizione psicologica caratterizzata da una paura intensa e irrazionale di innamorarsi o di entrare in una relazione romantica. Questo termine deriva dalle parole greche “philo” (amore) e “phobos” (paura). Le persone che soffrono di filofobia possono provare ansia e disagio quando si trovano di fronte alla possibilità di sviluppare sentimenti romantici per qualcun altro o quando qualcun altro manifesta interesse romantico nei loro confronti.

✅I sintomi della filofobia possono variare in intensità e possono includere:

1. **Sintomi Emotivi**:
– Ansia intensa alla prospettiva di innamorarsi o di essere amati
– Panico o paura irrazionale legata all’intimità emotiva
– Depressione o tristezza dovuta all’isolamento emotivo

2. **Sintomi Fisici**:
– Battito cardiaco accelerato
– Sudorazione eccessiva
– Tremori o scosse
– Nausea o disturbi gastrointestinali
– Difficoltà respiratorie

3. **Sintomi Comportamentali**:
– Evitamento di situazioni sociali in cui potrebbe svilupparsi una relazione romantica
– Interruzione improvvisa di relazioni potenzialmente romantiche
– Autoreclusione emotiva, evitando di condividere sentimenti e pensieri personali
– Procrastinazione nel prendere decisioni riguardanti le relazioni

✅Le cause della filofobia possono essere molteplici e includere:

1. **Esperienze Traumatiche**: Eventi passati dolorosi, come una relazione fallita o un’esperienza di tradimento, possono contribuire allo sviluppo della filofobia.

2. **Problemi di Attaccamento**: Un attaccamento insicuro durante l’infanzia o difficoltà nelle relazioni con i genitori possono influenzare negativamente la capacità di formare relazioni intime in età adulta.

3. **Paura del Rifiuto**: Una forte paura di essere rifiutati o di non essere amati può portare a evitare completamente le relazioni romantiche.

4. **Perfezionismo**: Aspettative irrealistiche su se stessi o sugli altri possono impedire lo sviluppo di relazioni romantiche, temendo di non essere all’altezza.

5. **Fattori Culturali e Sociali**: Norme culturali e sociali che sminuiscono l’importanza delle relazioni romantiche o che promuovono l’indipendenza estrema possono influenzare la filofobia.

✅Trattamento della Filofobia

Affrontare la filofobia può essere impegnativo, ma con il giusto supporto e trattamento, è possibile superare questa paura. Le strategie di trattamento includono:

1. **Terapia Cognitivo-Comportamentale che può aiutare a identificare e modificare i pensieri disfunzionali che contribuiscono alla paura delle relazioni romantiche.

2. **Terapia di Esposizione**: L’esposizione graduale alle situazioni temute in un ambiente controllato può aiutare a desensibilizzare la persona alla paura di innamorarsi.

3. **Terapia Psicodinamica**: Questa forma di terapia esplora i conflitti inconsci e le esperienze passate che possono contribuire alla filofobia, aiutando la persona a comprendere e risolvere questi problemi.

4. **Terapia di Supporto**: Un consulente o un terapeuta può fornire supporto emotivo e aiutare a sviluppare strategie di coping per affrontare la paura delle relazioni romantiche.

5. **Tecniche di Mindfulness e Rilassamento**: Pratiche come la meditazione mindfulness e la respirazione profonda possono aiutare a ridurre l’ansia e a promuovere una maggiore consapevolezza del momento presente.

✅Conclusione

La filofobia è una condizione complessa che può avere un impatto significativo sulla capacità di formare e mantenere relazioni romantiche. Tuttavia, con il trattamento appropriato, le persone possono imparare a gestire e superare questa paura, migliorando la loro qualità di vita e la capacità di instaurare relazioni intime e significative.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

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TRAUMA DA NARCISISMO

Il “TRAUMA DA NARCISISMO” si riferisce agli effetti psicologici e emotivi che si manifestano in una persona a seguito di una relazione con una personalità narcisista, sia maschile che femminile.
Il narcisismo patologico è un disturbo della personalità caratterizzato da una necessità eccessiva di ammirazione, mancanza di empatia e un senso di superiorità.
Le persone che hanno relazioni strette con narcisisti possono sperimentare vari tipi di traumi psicologici a causa di comportamenti manipolatori, controllanti e abusivi.

✅Caratteristiche del Trauma da Narcisismo

1. **Manipolazione Emotiva**:
– I narcisisti spesso manipolano emotivamente le loro vittime, facendole sentire in colpa, indegne o incapaci.
– **Gaslighting**: Una forma di manipolazione in cui il narcisista fa dubitare la vittima della sua percezione della realtà.

2. **Depressione e Ansia**:
– Le vittime possono sviluppare depressione e ansia a causa del costante stress e della manipolazione emotiva.
– Sentimenti di inadeguatezza e autostima bassa sono comuni.

3. **Confusione e Dubbio su Sé Stessi**:
– La vittima può sentirsi confusa riguardo alla propria identità e ai propri sentimenti, spesso a causa del gaslighting.
– Può iniziare a dubitare delle proprie capacità e decisioni.

4. **Isolamento Sociale**:
– I narcisisti possono isolare le loro vittime dai loro amici e familiari, rendendo la vittima più dipendente dal narcisista.

5. **Stress Post-Traumatico**:
– In alcuni casi, le vittime possono sviluppare sintomi di disturbo da stress post-traumatico (PTSD), come flashback, ipervigilanza e incubi.

6. **Senso di Colpa e Vergogna**:
– Le vittime spesso provano un profondo senso di colpa e vergogna, sentendosi responsabili per il comportamento del narcisista.

✅Sintomi del Trauma da Narcisismo

– **Insicurezza**: Una costante sensazione di insicurezza e bassa autostima.
– **Perdita di Identità**: Sentirsi confusi riguardo a chi si è veramente, dopo essere stati sminuiti e manipolati.
– **Ansia**: Attacchi di panico, preoccupazione costante e difficoltà a rilassarsi.
– **Depressione**: Sentimenti di tristezza persistente, disperazione e perdita di interesse nelle attività quotidiane.
– **Difficoltà nelle Relazioni**: Paura di nuove relazioni e difficoltà a fidarsi degli altri.
– **Disturbo da Stress Post-Traumatico**: Flashback, incubi e ipervigilanza.

✅Trattamento e Recupero

1. **Psicoterapia**:
-Diverse forme di Psicoterapia tra cui La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) possono aiutare a identificare e modificare i pensieri negativi e i modelli di comportamento.
– La terapia di supporto e la consulenza possono aiutare a elaborare le esperienze traumatiche e a costruire la resilienza.

2. **Gruppi di Supporto**:
– Partecipare a gruppi di supporto per vittime di abuso narcisistico può fornire un senso di comunità e comprensione.

3. **Ricostruzione dell’Autostima**:
– Attività e pratiche che aiutano a ricostruire l’autostima e la fiducia in se stessi.

4. **Stabilire Confini**:
– Imparare a stabilire e mantenere confini sani per proteggersi da ulteriori abusi.

5. **Educazione**:
– Comprendere il narcisismo e i suoi effetti può aiutare a riconoscere i segnali di avvertimento e a prevenire future vittimizzazioni.

6. **Autocura**:
– Pratiche di autocura come l’esercizio fisico, la meditazione e il tempo trascorso con amici e familiari possono migliorare il benessere emotivo e fisico.

✅Conclusione

Il trauma da narcisismo è una condizione seria che può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere delle vittime. È importante riconoscere i sintomi e cercare aiuto professionale per affrontare e superare il trauma. Con il giusto supporto e trattamento, le vittime possono recuperare la loro autostima e costruire una vita sana e soddisfacente.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

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LA PAURA DELL’ ABBANDONO

LA PAURA DELL’ ABBANDONO
è una forte preoccupazione di essere lasciati soli o di essere rifiutati da persone significative nella propria vita, come partner, amici o familiari. Questa paura può influenzare profondamente il comportamento e le emozioni di una persona, portando a difficoltà nelle relazioni interpersonali e a vari problemi psicologici.

✅ Cause della Paura dell’Abbandono

1. **Esperienze Infantili**:
– **Traumi dell’Infanzia**: Esperienze traumatiche come l’abbandono da parte di un genitore, la morte di una persona cara, o l’adozione possono contribuire a sviluppare questa paura.
– **Attaccamento Insicuro**: Relazioni instabili o inconsistente affetto da parte dei genitori o dei caregiver possono portare a un attaccamento insicuro, predisponendo la persona alla paura dell’abbandono.

2. **Esperienze Passate**:
– **Relazioni Fallite**: Ripetuti fallimenti nelle relazioni romantiche, amicizie o altre connessioni significative possono rafforzare la paura di essere abbandonati.
– **Rifiuto e Critica**: Esperienze di rifiuto, bullismo o critiche costanti possono aumentare l’ansia di essere rifiutati e abbandonati.

3. **Fattori Psicologici**:
– **Bassa Autostima**: Persone con bassa autostima possono sentirsi indegne di amore e temere costantemente di essere lasciate.
– **Disturbi Psicologici**: Condizioni come il Disturbo Borderline di Personalità, il Disturbo d’Ansia di Separazione e la Depressione possono includere la paura dell’abbandono tra i loro sintomi principali.

✅ Sintomi della Paura dell’Abbandono

La paura dell’abbandono può manifestarsi attraverso una varietà di sintomi emotivi, comportamentali e fisici, tra cui:

1. **Sintomi Emotivi**:
– Ansia e panico alla prospettiva di essere lasciati soli
– Tristezza e depressione
– Rabbia o irritabilità quando si percepisce una minaccia di abbandono

2. **Sintomi Comportamentali**:
– **Comportamenti di Evitamento**: Evitare di avvicinarsi troppo a qualcuno per paura di essere abbandonati
– **Comportamenti di Attaccamento**: Cercare costantemente rassicurazione, essere iperprotettivi o controllanti verso la persona temuta
– **Autolesionismo**: In alcuni casi, la paura dell’abbandono può portare a comportamenti autodistruttivi o autolesionistici

3. **Sintomi Fisici**:
– Palpitazioni
– Sudorazione
– Nausea
– Tremori

✅ Impatti sulle Relazioni

La paura dell’abbandono può avere effetti devastanti sulle relazioni interpersonali, incluse:

1. **Insicurezza Relazionale**: La costante paura di essere lasciati può portare a insicurezza nelle relazioni, rendendo difficile stabilire legami profondi e fiduciosi.

2. **Conflitti Relazionali**: La tendenza a cercare rassicurazione continua o a essere iperprotettivi può causare tensioni e conflitti con partner, amici o familiari.

3. **Ciclo di Abbandono**: Ironia della sorte, i comportamenti derivati dalla paura dell’abbandono possono effettivamente spingere gli altri a allontanarsi, creando un ciclo di abbandono che rafforza ulteriormente la paura.

✅ Trattamento della Paura dell’Abbandono

Affrontare la paura dell’abbandono spesso richiede un approccio terapeutico multidisciplinare, che può includere:

1. **Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)**: Aiuta a identificare e modificare i pensieri disfunzionali e i comportamenti che alimentano la paura dell’abbandono.

2. **Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT)**: Particolarmente utile per chi ha Disturbo Borderline di Personalità, la DBT insegna abilità di regolazione emotiva, tolleranza allo stress e miglioramento delle relazioni interpersonali.

3. **Terapia Psicodinamica**: Esplora le esperienze passate e i conflitti inconsci che possono contribuire alla paura dell’abbandono, aiutando la persona a comprendere e risolvere questi problemi.

4. **Terapia di Gruppo**: Offrire supporto e feedback da parte di altri che affrontano problemi simili può essere molto utile.

5. **Tecniche di Mindfulness e Rilassamento**: Aiutano a gestire l’ansia e a promuovere una maggiore consapevolezza e accettazione del momento presente.

✅Conclusione

La paura dell’abbandono è una condizione complessa che può influenzare profondamente la vita di una persona e le sue relazioni. Tuttavia, con il trattamento appropriato e il supporto adeguato, è possibile affrontare e superare questa paura, migliorando la qualità della vita e la capacità di instaurare relazioni significative e durature.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

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SENSO DI COLPA INDOTTO E NARCISISMO

Il senso di colpa è un’emozione passeggera, lieve o intensa causata dalla sensazione di aver compiuto o pensato un’azione, direttamente o indirettamente, percepita come sbagliata.

La ruminazione può complicare questa emozione e tenerla in vita per molto tempo. Molto spesso chi tende a ruminare soffre di senso di colpa cronico ed è totalmente preso da questo sentimento, da far sì che influisca sulla propria vita sociale e relazionale.

Ma il senso di colpa non viene solo da noi stessi, spesso può essere indotto anche dalle persone che ci sono vicine.
Questo è il caso di una relazione di qualsiasi tipo con una persona con disturbo narcisistico. Questo tipo di persone cercano spesso di sovrastare l’altro nella relazione e per fare ciò tendono anche ad utilizzare strumenti manipolativi, come il senso di colpa.
Questa sensazione, che ci viene indotta dal narcisista, è un falso senso di colpa perché nasce da errori che non abbiamo commesso.

Dottor Leandro Cavaliere Psicologo (Laureato in Neuroscienze) iscrizione OPRC 9704

Studio in Vietri sul Mare (Sa) e Torre Annunziata (Na) ➡️ Possibilità di Consulenze anche tramite video chiamata                           ➡️ Per info e contatti 3341652502 o leandro.cavaliere1@gmail.com

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LA CARENZA DA NUTRIMENTO NARCISISTICO

La Personalità Narcisistica ha costante bisogno del NUTRIMENTO NARCISISTICO come si potrebbe avere bisogno di acqua e cibo.
Questo tipo di personalità si nutre costantemente, dai suoi partner, di adorazione, ammirazione, approvazione, attenzione e altre forme di nutrimento del proprio io narcisistico.
Quando questo nutrimento viene a mancare o è insufficiente, si instaura una sorte di profondo malessere da carenza narcisistica.
Tale personalità narcisista può diventare depressa,
subire disturbi del sonno come insonnia o ipersonnia, disturbi dell’ alimentazione quali mancanza di appetito o abbuffate.
È spesso disforico (triste ed irritabile) e anedonico (non trova piacere in nulla, compresi i suoi precedenti passatempi, hobby e interessi). È soggetto a violenti sbalzi d’umore (principalmente attacchi di rabbia) e tutti i suoi (visibili e dolorosi) sforzi di autocontrollo falliscono.
Potrebbe ricorrere a dipendenze alternative: alcol, droghe, guida spericolata, shopping sfrenato.
Riconoscere la carenza da nutrimento narcisistico aiuta a comprendere come il partner chiede solo di essere ” nutrito” nella modalità che lui richiede che è assolutamente malsana e sottrae a sua volta nutrimento sano affettivo a chi si presta a concedere e a colludere in tal senso.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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Scegliere di Amare su un piano Immaginario

SCELGO DI AMARTI in silenzio…
Perché nel silenzio non trovo rifiuto,
Scelgo di amarti in solitudine…
Perché nella solitudine nessuno è tuo tranne me
Scelgo di adorarti da lontano…
Perché la distanza mi protegge dal dolore,
Scelgo di baciarti nel vento…
Perché il vento è più dolce delle mie labbra,
Ho scelto di tenerti nei miei sogni…
Perché nei miei sogni, non hai fine.
Jalaluddin Rumi

In questa significativa poesia viene descritto quale è la modalità di amare se non si vuole soffrire e se non si vuole perdere l’altro. Ma significherebbe vivere l’amore su un piano immaginario e non reale. Varie potrebbero essere le motivazioni che spingono una persona ad amare in questo modo. La principale causa di ciò risiede nel timore di soffrire, di essere lasciati ed in generale il non voler correre nessuno dei rischi che comporta una relazione reale. Ed ecco che l’Amore diventa autoreferenziale e potrebbe nascondere anche aspetti psicopatologici della persona. Nei casi più estremi si arriva anche ad immaginare di avere una vita di coppia con la persona amata.

Dottor Roberto Cavaliere Psicologo e Psicoterapeuta con studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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Il Romanzo “Un Amore” per descrivere la mancanza di reciprocità nei sentimenti

«E tu cos’eri per lei?»
«Io le ho voluto bene sul serio.»
«Bene sul serio? Semplicemente te ne eri ammalato, ne avevi bisogno, hai fatto di tutto per averla, in modo bestiale ma l’hai fatto. Ma la consideravi una disgrazia, è vero o no che la consideravi una disgrazia?»
«Era, una disgrazia.»
«E questo lo chiami amore?».

Il romanzo “Un Amore” di Dino Buzzati narra l’amore di Tonino Dorigo – un uomo intelligente, di mezza età e di buona estrazione sociale – per la Laide, una ragazza molto più giovane di lui. La Laide è una prostituta, e Dorigo, a furia di frequentarla, finisce per innamorarsene. Dorigo può possederla ogni volta che vuole per sole ventimila lire, e per questo semplice fatto si fa l’idea che la ragazza debba affezionarsi a lui. In fondo, è un uomo istruito, pulito, benestante, il tipo d’uomo che può dare sicurezza a una ragazza giovane e inesperta come lei. E il fatto di avere dei rapporti sessuali con lei gli fa credere che tra di loro debba necessariamente nascere e svilupparsi un sentimento di qualche natura. Ma Dorigo sembra dimenticare che la Laide va a letto con lui solamente per denaro.

In questa sede vengono riportati brani estratti dal libro che possono aiutare a riflettere come ci si possa ritrovare all’interno di una relazione dove la reciprocità di sentimenti non esiste.

“L’uomo sul momento non se ne accorge neanche e non sospetta ma lei sì e in quel momento stesso sale invincibile sul trono, incominciando il delizioso gioco di farlo impazzire.

Lui la amava per se stessa, per quello che rappresentava di femmina, di capriccio, di giovinezza, di genuinità popolana, di malizia, di inverecondia, di sfrontatezza, di libertà, di mistero.

Ora si accorge che, per quanto egli cerchi di ribellarsi, il pensiero di lei lo perseguita in ogni istante millimetrico della giornata, ogni cosa persona situazione lettura ricordo lo riconduce fulmineamente a lei attraverso tortuosi e maligni riferimenti.

Egli correva in direzione di lei benché sapesse che laggiù lo aspettavano soltanto nuovi affanni, umiliazioni e lacrime. Ma lui correva a perdifiato ugualmente, il piede premuto con tutta la forza sul pedale, per la paura di perdere un minuto.

Eppure anche a cinquant’anni si può essere bambini, esattamente deboli smarriti e spaventati come il bambino che si è perso nel buio della selva. L’inquietudine, la sete, la paura, lo sbigottimento,la gelosia, l’impazienza, la disperazione. L’amore! Prigioniero di un amore falso e sbagliato, il cervello non più suo, c’era entrata la Laide e lo succhiava. In ogni più recondito meandro del cervello in ogni riposta tana e sotterraneo ove lui tentava di nascondersi per avere un momento di respiro, là in fondo trovava sempre lei; che non lo guardava neppure, che non si accorge neppure di lui, che ridacchia a braccetto di un giovanotto, che balla inverecondi balli.

Alla Laide, la sua personalità artistica, quel fascino intellettuale che qualche volta faceva colpo sulle donne del suo mondo, era del tutto indifferente.

Per farsi prendere in considerazione da lei, una bella Maserati ultimo modello contava molto di più che aver costruito il Partenone.

Erano forse il momento migliore quei cinque minuti d’attesa in letto, quando la ragazza, di là, preparava convenientemente il suo corpo. L’immaginazione, con la certezza di un prossimo incontrastato esaudimento, sviluppava le più eccitanti e lussuriose ipotesi che naturalmente sarebbero state poi deluse per almeno l’ottanta per cento.”

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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L’ AMO O NON L’ AMO ? L’ ANSIA DA RELAZIONE

L’ ANSIA DA RELAZIONE (o disturbo ossessivo compulsivo da Relazione)
si manifesta con dubbi ossessivi riguardo le relazioni sentimentali e comportamenti compulsivi messi in atto per alleviare l’ansia derivante da tali dubbi. Avere in certi momenti delle incertezze su una relazione e/o sul proprio partner può capitare a chiunque. Ma quando i dubbi e le preoccupazioni diventano eccessivi e creano un significativo disagio personale come l’ansia ed il tutto si riverbera sulla coppia ci troviamo di fronte ad un vero e proprio disturbo che toglie serenità.
I sintomi ossessivi più comuni sono :
“Ma lo amo veramente ?”;
“È la persona giusta per me ?”
La compulsione più comune è la tentazione di separarsi ma raramente la si mette in atto.
Possiamo avere due tipologie di questo disturbo:
➡️Se dubbi e ossessioni riguardano la relazione (“La mia è una relazione soddisfacente? Amo davvero il mio compagno? E il mio compagno ama davvero me?”) è relationship-centered (centrata sulla relazione;
➡️se dubbi e ossessioni riguardano i difetti del partner (“Ma è davvero così bello? Non è poi così intelligente!”) è partner-focused (focalizzata sul partner).
Tale disturbo necessita di una psicoterapia mirata.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta
www.maldamore.it

Dott. Roberto Cavaliere

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