COME INTERROMPERE UNA RELAZIONE EXTRACONIUGALE

Mettere fine a una relazione extraconiugale può essere difficile perché il tradimento può avere dietro una situazione complessa, ma c’è un modo per lasciare l’amante

Interrompere una relazione extraconiugale potrebbe essere anche più difficile di separarsi ufficialmente in un matrimonio. Innanzitutto sono molto più determinate le donne a porre la parola “fine” rispetto agli uomini, come d’altronde avviene anche nelle relazioni ufficiali.

Circa le modalità da attuare per porre in essere la separazione bisogna considerare gli stessi fattori di separazioni ufficiali con l’aggiunta di altre due variabili: il senso di sconfitta da parte di chi è lasciato perché chi lascia ‘sceglie’ il partner ufficiale, e il possibile sentimento di vendetta di chi subisce la separazione.

Nell’interrompere una relazione extraconiugale bisogna tener conto di questi ultimi due fattori. Da qui le modalità con cui attuare la ‘chiusura’ della relazione.

1)    Essere sinceri sulle reali motivazioni dell’interruzione. Ogni scusa e pretesto sarebbe palese e non farebbe che inasprire le due variabili sopradescritte.

2)    Sottolineare che chi viene lasciato non è stato ‘usato e gettato via’ . Infatti, spesso chi è lasciato avverte la sensazione che sia stato ‘usato’ in un momento dicrisi della coppia ufficiale e messa da parte quando la crisi è rientrata.

3)    Mettere in conto possibili ritorsioni e vendette da parte della persona che subisce la separazione e predisporre meccanismi di difesa in tal senso.

Per riflettere: “è una follia..È una follia..odiare tutte le rose solo perché una volta una spina ti ha punto,seppellire tutti i tuoi sogni, perche uno di essi non si realizzò, condannare l’amicizia perché un amico ti tradì, non credere nell’amore perché qualcuno ti ingannò. Esiste sempre un’altra opportunità, una nuova amicizia, un nuovo amore. Per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio.” da Il Piccolo Principe

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

 

TRADIMENTO: COME DIMENTICARE E PERDONARE

Perdonare e dimenticare un tradimento non è facile ma ci si può riuscire se davvero si vuole perdonare il coniuge che ha tradito

Vorrei perdonare mio marito ma non riesco. erano mesi che si vedeva con una del paese,gli ha fatto anche dei regali e scritto una lettera finendola con “ti amero’ per sempre”. Dormiva con il cellulare sotto il cuscino. Come faccio a dimenticare ? Grazie

Dimenticare un tradimento è un processo che richiede tempo ed il superamento di diverse fasi. Innanzitutto per poter dimenticare deve prima riconoscere e poi esprimere il dolore e la rabbia che ha dentro di sé. Solo dopo che avrà attuato questa elaborazione emotiva potrà tentare di dimenticare.

 

Dott. Roberto Cavaliere

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TRADIMENTO IN GRAVIDANZA

Cosa fare se si subisce un tradimento da parte del coniuge mentre si è incinta, come superare il trauma dell’infedeltà

Salve, ho 35 anni e sono sposata da 9, ho due bambini uno di cinque anni e l’altro di 6 mesi. Ci siamo sposati dopo un anno, stavamo benissimo, io lo adoravo, aveva i suoi difetti, ma anche io i miei, dopo tre anni è arrivato L. il nostro primogenito, cercato è subito arrivato, lui non era convinto della paternità poi se n’è innamorato.

A settembre scorso resto incinta, volevo il secondo figlio e lui non è tanto convinto però si lascia trascinare. A Novembre comincia a trattarmi malissimo, dice che non mi ama più, che non vuole più passare la vita con me, è rabbioso, mi tratta male, dice che resta solo per i figli (il secondo non era ancora nato).

Ho vissuto mesi d’inferno, era strano, spesso se ne andava, il maggiore ha sofferto solo Dio sà quanto…poi la scoperta:  aveva un’altra, una sua collega, che lui stesso in passato aveva definito “una che sta con tutti”. Poi cambia all’improvviso, vuole stare con me, pentito….ma io a distanza di un anno ormai sfogo la mia rabbia ancora.

Sessualmente non riesco a stare più con lui, lo detesto per avermi trattata come niente, per avermi umiliata, calunniata, maltrattata agli occhi di tutti solo per nascondere le sue oscenità, per avermi rubato quello che doveva essere il periodo più bello di una donna, la gravidanza, per aver inflitto a L. delle sofferenze che ancora adesso si porta dentro.

Siamo in terapia di coppia da prima della scoperta, la mia fiducia non c’è più e anche se mi dice che c’è stato solo un bacio non gli credo, chi si mette a rischiare tutto per un bacio? Chattavano la notte, si incontravano in un parcheggio al buio, e tutto mentre io ero incinta, e suo figlio lo aspettavamo con amore e ansia. Lo odio, spesso prego che gli capiti il peggio per non vederlo più, ma lasciarlo significa dare il colpo di grazia a mio figlio….e non mi sento una bestia come lui.

Dopo una profonda depressione, dalla quale non so neppure come ne sono uscita, desidero la mia felicità….ma con lui mi sembra impossibile.

Susy (nome di fantasia scelto dalla redazione)
E’ naturale che lei viva la fase del dolore e della rabbia che segue la scoperta di un tradimento. Solo dopo aver superato questa fase potrà pensare di ricostruire tutto quello che è stato distrutto. La invito anche a riflettere sul seguente brano:

“Si puo’ definire tradimento solo quell’azione o successione di azioni che rompe una relazione fiduciaria volontaria e consapevole. Ovviamente si puo’ giocare sul malinteso, si puo’ negare a posteriori l’esisteza di una relazione fiduciaria per liberarsi dal senso di colpa e dalle conseguenze del tradimento, ma cio’ esula da un tentativo di lettura sociologica del tradimento. …Il tradimento dell'(apostolo) Pietro mostra che e’ sempre in agguato la possibilita’ di essere traditi, ma anche quell di diventare traditori. Non solo non possiamo giurare sul comportamento dell’altro, se non per fiducia cieca o per atto di fede, ma non possiamo mai sinceramente e onestamente neppure giurare su noi stessi poiche’ nessuno puo’ predire quanto e come l’incontro con l’altro ci mutera’, ne’ cosa creeremo insieme all’altro.” G. Turnaturi

 

Dott. Roberto Cavaliere

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SE LA FIGLIA E’ GELOSA DELLA NUOVA COMPAGNA DEL PADRE

Cosa fare se la figlia dimostra gelosia per la relazione che il papà separato intrattiene con una nuova compagna

Buongiorno vorrei chiedervi un consiglio. Io e il mio compagno ci frequentiamo da 1 anno e mezzo e abbiamo entrambi un figlio dalle nostre passate relazioni: io ho un bimbo di 4 anni e mezzo, lui una bambina di 11 che ultimamente non molla un attimo il padre standogli sempre attaccata e costringendolo a non avvicinarsi a me …

In un anno e mezzo mai ha avuto un simile comportamento e volevo chiedervi come meglio comportarci anche perchè quando il padre prova a chiederle qualcosa lei dice che va tutto bene e non ammette la gelosia. Nei miei confronti non avvertiamo astio né tanto meno nei confronti del mio bambino col quale gioca tranquillamente e ricerca spesso. Vi ringrazio per l’attenzione e spero in una vostra risposta

Invece è probabile una gelosia da parte della figlia del suo compagno che non viene palesata e di cui forse non è consapevole neanche la bambina stessa. E’ inutile insistere su quest’ultima affinchè abbia un atteggiamento diverso. In considerazione del fatto che ha 11 anni e fra qualche tempo sarà in piena adolescenza è possibile che tale comportamento si stemperi naturalmente . Solo se ciò non dovesse avvenire è opportuno approfondire.

 

Dott. Roberto Cavaliere

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PAURA DEL TRADIMENTO SE I GENITORI SI SONO LASCIATI PER INFEDELTA’

Se i genitori si separano per via di un tradimento i figli possono sviluppare la paura di essere traditi a loro volta dal partner

Salve è la prima volta che scrivo ad un sito rivolgendomi ad un esperto, in quanto ho sempre cercato di trovare da me una soluzione. La mia età non rispecchia quelle degli iscritti, ho 20 anni, ma ho bisogno di aiuto.

Mi perseguita come un’ossessione la paura di essere tradita, presa in giro e maltrattata; mentre riesco a controllarmi basta un niente e la situazione mi sfugge dalle mani, stravolgendo il mio benessere mentale e fisico. Sono fidanzata da poco, 7 mesi, e ho paura che questa mia “ossessione” possa danneggiare questa mia conoscenza.

Credo che alla base di tutto questo ci sia la separazione dei miei genitori, avvenuta un anno fa, della quale ne ho risentito molto le conseguenze anche se sono stata una dei tre figli ad appoggiare questa decisione per il benessere dei miei genitori che da anni erano già separati in casa (ognuno dormiva per conto proprio, ecc.).

Avevo condiviso l’idea del divorzio, ma non i vari tradimenti di mia madre verso mio padre. (Premetto che mia madre era per me il pilastro principale della mia vita, era mamma-amica-confidente, tutto! Mentre con mio padre ho sempre avuto difficoltà a instaurare un rapporto più intimo, anche un semplice dialogo senza finire nel litigare).

Quando ho scoperto il comportamento di mia mamma, seguito da altre cose, sono rimasta, a mia supposizione, traumatizzata e mi sono sentita a mia volta tradita. Nel trascorso dell’anno 2013 la figura di “mamma” è venuta sempre meno, lasciando spazio a quello che realmente lei è mostrandolo in diverse occasioni e lasciandomi ogni volta l’amaro in bocca. Da all’ora ho fatto affidamento ad un’amica di famiglia, che a mio malgrado, mi ha tradita anch’essa.

Ho sofferto di attacchi di panico improvvisi, che oggi riesco a controllare; tuttavia non riesco a controllare la mia mente quando i pensieri e le paure prendono il sopravvento. Vorrei affrontarle ed eliminarle facendo sì che non intacchino più il mio rapporto di coppia e lasciandomi vivere le mie giornate e le mie notti in maniera più serena, anche perché tutto questo mi fa diventare diffidente e malpensante nei confronti del mio ragazzo senza alcun motivo. Non so se leggerete questa mia mail ma spero possiate darmi un buon consiglio per aiutarmi. Vi ringrazio in anticipo.

E’ evidente che le esperienze familiari passate hanno contribuito a rafforzare la sua paura di essere tradita. Ciò la porta a non fidarsi, a stare sempre sul chi va là:

Come uscirne ?

Paradossalmente accettando la possibilità di essere traditi, che il tradimento fa parte della vita, che possiamo essere traditi ed a nostra volta tradire, che non c’è forma di controllo che possiamo operare per scongiurare del tutto il rischio di un tradimento. Per arrivare a tale consapevolezza ed accettazione potrebbe essere necessario anche intraprendere un percorso terapeutico.

 

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COSA FARE SE IL MARITO TRADISCE PER RIPICCA

Un tradimento può nascere anche dal senso di frustrazione in un rapporto, scopriamo cosa fare se il marito ci tradisce per ripicca

COSA FARE SE IL MARITO TRADISCE PER RIPICCA – Salve, vorrei chiedere un parere riguardo una questione riguardante il mio matrimonio, e più nello specifico riguardo l’atteggiamento che dovrei adottare nei confronti di mio marito. Stiamo insieme da più di dieci anni e un paio di mesi fa lui mi ha confessato diversi tradimenti da parte sua nel corso degli ultimi 5 anni.

Al momento stiamo ancora insieme, abbiamo deciso di voltare pagina ed andare avanti, lui mi ha confessato tutto perchè vuole cambiare atteggiamento, a seguito di un mio cambiamento. Io avevo sviluppato nel corso degli ultimi anni una specie di avversione nei suoi confronti, dovuti ad atteggiamenti suoi e miei, e piano piano lo ho allontanato da me, ma non è questo il problema, perchè comunque sto già affrontando un percorso personale e sto cercando di risolvere le mie questioni.

Lui è comunque rimasto con me tutti questi anni nonostante non ci stesse più bene, perchè comunque mi ama, e questo lo ha portato a provare rancore nei miei confronti, quindi per “sfogare” la sua rabbia mi ha tradita diverse volte. Da parte mia c’è stata rabbia, frustrazione, rancore e tristezza quando ho scoperto tutto, ovviamente, ma sto superando abbastanza bene il tutto, e sto facendo il possibile per non scaricare su di lui queste mie emozioni negative.

Dopo tanto parlarne è appunto venuto fuori questo: lui non voleva comportarsi così, però si è in qualche modo sentito spinto dai miei atteggiamenti a farlo, ed ora prova rabbia nei miei confronti quando parliamo della questione, quando gli chiedo chiarimenti o dettagli delle sue relazioni, perchè è diventato una persona che non voleva diventare.

La mia richiesta riguarda lui, non so bene che atteggiamento avere nei suoi confronti, temo di scatenare la sua rabbia, ma allo stesso tempo credo che dovrebbe affrontarla per superarla. Vorrei avere un suo parere al riguardo, è giusto che lui elabori la cosa interiormente e da solo, oppure è meglio affrontarla, magari facendo un percorso psicologico in coppia?

Ritengo che suo marito debba elaborare la rabbia che prova nei suoi confronti. Non serve solo prenderne atto ma ne vanno ricercate anche le cause più profonde, perché non è stata espressa a suo tempo e via dicendo. Per effettuare ciò è necessario prima una psicoterapia individuale e successivamente una psicoterapia di coppia per gettare le basi di un nuova modalità di stare insieme.

 

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COSA FARE SE FIGLIO SCOPRE L’INFEDELTA’ DEL GENITORE

Come comportarsi se il tradimento del genitore viene scoperto dal figlio prima ancora che dal marito o dalla moglie

COSA FARE FIGLIO SCOPRE INFEDELTA’ GENITORE – Spesso capita che sia ilfiglio scoprire il tradimento che un genitore subisce per opera dell’altro genitore. Diversa sarà la posizione del genitore nei confronti del figlio a seconda che ci sia il genitore che ha tradito o quello che ha subito il tradimento.

Un’altra variabile da tenere in considerazione è l’età che il figlio ha nel momento in cui scopre il tradimento. E’ evidente che maggiore sarà l’età e maggiore sarà la capacità di comprensione dell’evento da parte del minore.

COSA DEVE FARE IL GENITORE CHE HA TRADITO

Se si è il genitore che ha tradito e l’altro non è ancora a conoscenza del tradimento rispondere in maniera chiara alle domande che il figlio potrebbe porre. Non è detto che il figlio ponga delle domande, potrebbe anche eseguire unmeccanismo di ‘rimozione’ della serie ‘non sapere per non soffrire’. Anche in quest’ultimo caso cercare di rispettare questa volontà del figlio senza fornire risposte che non sono richieste.
In entrambi i casi non invitare il figlio a non raccontare niente di quello che ha scoperto. L’invitarlo a essere ‘omertoso’ significherebbe coinvolgerlo nelle dinamiche del tradimento, farlo ‘schierare’ Già in questi casi il figlio da solo si pone il dilemma se raccontare o no il tutto all’altro genitore.

Capire allo stesso tempo se anche il figlio non si senta a sua volta ‘tradito’ dal genitore traditore soprattutto se quest’ultimo è quello del sesso opposto. In questo caso invitare a esternare al figlio i sentimenti che nutre dentro di se.

COSA DEVE FARE IL GENITORE CHE E’ STATO TRADITO

Se invece si è il genitore che ha subito il tradimento, vanno adottati gli stessi comportamenti delineati in precedenza con qualche aggiunta.
Non vanno assolutamente espressi in maniera forte in sua presenza i sentimenti di rabbia e dolore che accompagnano la scoperta del tradimento.

E’ normale far trapelare in parte i sentimenti che si vivono, diverso è rendere partecipe in toto il figlio di tali sentimenti. Significherebbe far emergere gli stessisentimenti di dolore e rabbia anche nel figlio. Inoltre non distruggere il genitore traditore agli occhi del figlio. Far capire a quest’ultimo che il ruolo genitoriale rimane fermo ed è cosa ben diversa dal ruolo coniugale. Il genitore rimane sempre il genitore.
Solo dopo che si è superata la fase emotiva del tradimento, nel rispetto della volontà del figlio di sapere o meno, si può approfondire insieme con lui aspetti razionali ed emotivi del tradimento stesso.

 

Dott. Roberto Cavaliere

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UNA RELAZIONE PLATONICA E’ TRADIMENTO?

Cosa fare se si scopre che il coniuge ha intrattenuto per mesi una relazione platonica con un’altra donna

Relazione platonica è come un tradimento

Mio marito si sentiva al telefono da sei mesi con una donna più grande di lui, lei ha iniziato ha tempestarlo di telefonate. Lui sentito da mia madre a parlare con lei ha negato tutto solo con i tabulati telefonici in mano ha confessato. Lei dice che lui parlava di me che mi ama e mi adora e delle sue figlie. Anche lui dice che stava bene se parlava con lei ma come amica. Per me è un tradimento e non riesco a perdonare

 

Al di là delle motivazioni addotte dall’una e dall’altra parte è quello che sente lei che è rilevante. Se lei si sente tradita significa che è stata tradita e solo attraverso un riconoscimento del tradimento da parte di suo marito è possibile iniziare il lungo percorso che porta dalla scoperta del tradimento al perdono. Non si può perdonare chi non ammette di aver sbagliato.

 

Dott. Roberto Cavaliere

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UNA COTTA PUO’ ESSERE PASSEGGERA O SEGNA LA FINE DEL MATRIMONIO?

E’ possibile che un invaghimento sia il sintomo della crisi coniugale ormai irreversibile?

Una cotta può mettere in crisi il matrimonio?

Ho sempre pensato di amare mio marito e credo che sia ancora così, tuttavia ho conosciuto un uomo per via di un lavoro e non riesco a togliermelo dalla testa. Secondo lei è una cosa passeggera? O forse vuol dire che c’è qualcosa che non va nella mia relazione?

Può capitare di provare un infatuazione per un’altra persona pur continuando ad amare il partner principale. L’amore è un sentimento duraturo e progettuale, mentre la passione e/o l’infatuazione ha natura transitoria e non progettuale. Solo se dovesse trasformarsi in qualcosa di più intenso e duraturo è il caso di chiedersi se qualcosa non và nella relazione ufficiale.

 

Dott. Roberto Cavaliere

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PERCHE’ GLI UOMINI IMPEGNATI PROVANO A RIMORCHIARE ALTRE DONNE

Cosa spinge un uomo fidanzato o sposato a tentare di rimorchiare altre donne anche se non ha intenzione di lasciare la partner?

Perché gli uomini impegnati rimorchiano le altre?

So che non sono né la prima né l’ultima, ma sono stata rimorchiata da un uomo che mi ha fatto una corte serrata salvo scoprire che è super impegnatissimo. La mia domanda è: ma perché agire in questo modo e coinvolgermi se poi tanto tutto si risolve in nulla?

 

Semplicemente si è imbattuta in un seduttore narcisista il cui unico obiettivo e collezionare quante più conquiste è possibile al fine di alimentare il proprio io. Una volta raggiunto l’obiettivo avanti la prossima. E’ una tipologia di uomo che non ama nessuna delle donne che conquista perché troppo impegnato ad amare solo se stesso.

 

Dott. Roberto Cavaliere

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