IL NARCISIMO COVERT

Il NARCISIMO COVERT, o “narcisismo vulnerabile”, è una forma più nascosta e introversa di narcisismo rispetto a quella più esplicita e dominante del narcisismo overt. In questo caso, il narcisista covert non cerca attenzioni in modo aggressivo e appariscente, ma può manifestare tratti altrettanto dannosi in modo più sottile, manipolativo e passivo-aggressivo. Capire questa personalità può essere complesso, in quanto il narcisista covert tende a nascondere i suoi tratti, rendendo più difficile riconoscere il suo comportamento disfunzionale.

✅Caratteristiche del narcisista covert

1. Sensibilità estrema e risentimento: hanno una scarsa tolleranza alle critiche e percepiscono spesso un senso di vittimismo, interpretando gli eventi come ingiusti nei loro confronti.

2. Invidia e senso di ingiustizia: tendono a provare invidia nei confronti degli altri ma la nascondono, celandola dietro atteggiamenti di falsa modestia o passivo-aggressività.

3. Bisogno di approvazione: il narcisista covert ricerca segretamente approvazione e conferme, anche se lo fa in modo più sottile rispetto al narcisista overt.

4. Autosvalutazione e manipolazione emotiva: spesso si presenta come vulnerabile o bisognoso, suscitando così un senso di colpa o di responsabilità negli altri.

5. Colpevolizzazione altrui e atteggiamento difensivo: proietta frequentemente la colpa sugli altri per evitare di affrontare le proprie carenze o errori.

6. Passivo-aggressività: può evitare conflitti diretti, esprimendo la propria rabbia in modo indiretto, attraverso il silenzio, la procrastinazione o il sarcasmo.

✅Strategie per gestire una relazione con un narcisista covert

1. Mantenere i confini: stabilire confini chiari e mantenerli è essenziale. Il narcisista covert può cercare di manipolare questi limiti per ottenere attenzioni o sostegno, quindi è importante definire cosa è accettabile e cosa non lo è, e rimanere fermi.

2. Evitare di cadere nel senso di colpa: il narcisista covert può utilizzare tattiche di colpevolizzazione per indurre il partner a fare ciò che desidera. È importante riconoscere questa manipolazione e imparare a non interiorizzare il senso di colpa.

3. Mantenere la calma e non reagire eccessivamente: evitare di rispondere emotivamente alla manipolazione o alla passivo-aggressività può ridurre l’effetto delle loro tattiche. Questo significa rispondere in modo calmo e distaccato, senza cedere alle provocazioni.

4. Fornire feedback con tatto: invece di affrontare il comportamento in modo diretto, che potrebbe portarli a reagire difensivamente, dare un feedback pacato e descrittivo può essere più efficace. Ad esempio, evitare critiche dirette e usare frasi come “Mi sono sentito/a… quando…”.

5. Prendersi cura del proprio benessere emotivo: mantenere una solida rete di supporto e attività che diano gioia e soddisfazione al di fuori della relazione è cruciale. Il narcisista covert può assorbire molta energia emotiva, quindi è importante mantenere una base emotiva solida.

6. Considerare l’aiuto di un professionista: in caso di difficoltà prolungate o di manipolazioni pesanti, potrebbe essere utile rivolgersi a un terapeuta per ottenere supporto e sviluppare strategie di gestione più specifiche.

7. Valutare la relazione in prospettiva: poiché cambiare un narcisista, covert o overt, è difficile e richiede una volontà di miglioramento da parte loro, è importante riflettere su quanto la relazione sia sana e se risponda ai propri bisogni a lungo termine.

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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NARCISISMO E MANIPOLAZIONE: SEGNALI, CAUSE E STRATEGIE DI CONTENIMENTO

Il narcisismo e la manipolazione sono fenomeni psicologici spesso correlati, specialmente quando si parla di narcisismo patologico, una condizione in cui l’individuo sviluppa un senso di sé eccessivamente positivo e cerca di controllare o manipolare gli altri per mantenere la propria immagine ideale. Analizziamo i principali segnali, le cause e le strategie di contenimento:

✅1. Segnali di Narcisismo e Manipolazione
Ecco alcuni segnali comuni che possono indicare un comportamento narcisistico o manipolatorio:

➡️Senso di superiorità: la personalità Narcisista si percepisce come migliore degli altri, meritevole di attenzioni e privilegi speciali.

➡️Mancanza di empatia: ha difficoltà a mettersi nei panni degli altri o a comprendere i loro sentimenti.

➡️Bisogno costante di ammirazione: cerca continuamente complimenti e conferme positive.

➡️Manipolazione emotiva: usa la lusinga, il senso di colpa o altre tattiche per controllare gli altri e ottenere ciò che desidera.

➡️Estrema sensibilità alle critiche: reagisce con rabbia o sminuisce chi lo critica, anche in modo costruttivo.

➡️Svalutazione degli altri: minimizza le qualità altrui per sentirsi superiore.

➡️Senso di diritto e sfruttamento: si aspetta favori e trattamenti speciali senza essere disposto a dare in cambio.

✅2. Cause del Narcisismo e della Manipolazione
Le cause del narcisismo e della tendenza a manipolare possono essere complesse e derivare da fattori biologici, psicologici e sociali.

➡️Esperienze infantili: il narcisismo spesso ha radici nell’infanzia, dove il bambino potrebbe aver vissuto traumi, essere stato ipercriticato, o eccessivamente lodato senza condizioni. Queste esperienze possono portare a una percezione disfunzionale di sé.

➡️Modelli di ruolo: i bambini cresciuti con genitori narcisisti o manipolatori potrebbero sviluppare comportamenti simili.

➡️Predisposizione genetica: alcuni studi indicano che potrebbe esistere una predisposizione genetica al narcisismo.

➡️Influenza culturale: viviamo in una società che spesso valorizza il successo, l’immagine e la competizione, elementi che possono favorire atteggiamenti narcisistici.

✅3. Strategie di Contenimento e Gestione
Affrontare una personalità narcisista o una persona manipolativa richiede delle strategie efficaci per proteggere la propria salute mentale e il proprio equilibrio emotivo.

➡️Stabilisci dei limiti chiari: è essenziale definire confini e comunicarli con fermezza. Il narcisista potrebbe testare i limiti per vedere quanto può spingersi oltre, quindi è importante essere costanti.

➡️Evita il confronto diretto: discutere o affrontare un narcisista sul suo comportamento potrebbe portare a una reazione difensiva o aggressiva. È meglio focalizzarsi sui propri sentimenti senza accusare direttamente.

➡️Non prendere tutto sul personale: il narcisista tende a proiettare sugli altri le proprie insicurezze. Ricorda che il loro comportamento riflette i loro problemi, non i tuoi.

➡️Sii assertivo: rispondi alle manipolazioni con assertività, comunicando chiaramente cosa ti aspetti e come vuoi essere trattato.

➡️Non cercare di cambiarlo: i narcisisti difficilmente cambiano senza un percorso terapeutico. Tentare di modificarli può portare a frustrazione e sofferenza.

➡️Mantieni una rete di supporto: cerca di circondarti di persone che ti sostengono e ti aiutano a mantenere una visione chiara di te stesso.

➡️Considera l’aiuto di un professionista: se il rapporto con un narcisista diventa particolarmente difficile, potrebbe essere utile un supporto psicologico per affrontare le dinamiche di manipolazione e proteggere la propria autostima.

✅Conclusione
Il narcisismo e la manipolazione possono essere sfidanti da affrontare, ma una combinazione di consapevolezza, assertività e supporto esterno può aiutare a gestire questi comportamenti in modo efficace e a ridurre l’impatto negativo sulla propria vita.

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LE TRE TIPOLOGIE DI NARCISISMO: AGENTIVO, ANTAGONISTA E NEVROTICO

I tre tipi di narcisismo, ossia narcisismo agentivo, narcisismo antagonista e narcisismo nevrotico, rappresentano diverse manifestazioni di questa personalità. Ognuno di questi stili è caratterizzato da specifiche tendenze comportamentali, emotive e relazionali:

✅1. Narcisismo Agentivo
Il narcisismo agentivo è spesso considerato il tipo più positivo e funzionale di narcisismo. Qui, la persona tende a percepire sé stessa come straordinaria e talentuosa, con una forte fiducia in sé. Questi tratti portano a:

Autostima elevata: Il soggetto ha un’alta opinione di sé e delle proprie capacità.

Ambizione e successo: Cerca costantemente di raggiungere risultati importanti e ama distinguersi per le proprie capacità.

Autonomia e indipendenza: Preferisce prendere decisioni senza dipendere dagli altri, mostrandosi sicuro e assertivo.

Questo tipo di narcisismo può essere relativamente adattivo e avere un impatto positivo, soprattutto in contesti competitivi e di leadership. Tuttavia, quando è estremo, può sfociare nell’arroganza e in un eccessivo bisogno di essere ammirato.

✅2. Narcisismo Antagonista
Il narcisismo antagonista è caratterizzato da una forte componente di ostilità e competizione con gli altri. Le persone con questo tipo di narcisismo tendono a:

Svalutare gli altri: Per sentirsi superiori, queste persone minimizzano il valore degli altri e tendono a essere critiche e ostili.

Comportamenti manipolativi e sfruttamento: Spesso vedono le relazioni come strumenti per ottenere vantaggi personali, senza considerare i sentimenti altrui.

Scarso senso di empatia: Difficilmente comprendono o tengono conto delle emozioni degli altri, il che rende difficili i rapporti interpersonali.

Questo tipo di narcisismo è considerato il più problematico e tossico. Può creare conflitti nei rapporti personali e professionali, poiché la persona agisce spesso in modo sleale e ostile.

✅3. Narcisismo Nevrotico
Il narcisismo nevrotico è caratterizzato da una fragile autostima e da una costante ricerca di approvazione e rassicurazione da parte degli altri. Le persone con questo tipo di narcisismo tendono a:
Essere ipersensibili alle critiche: Percepiscono anche le osservazioni più lievi come attacchi personali.

Insicurezza e ansia: Sono spesso insicure e hanno una visione instabile del proprio valore, alternando fasi di autostima bassa e alta.

Dipendenza dall’approvazione altrui: Cercano costantemente riconoscimento e conferme esterne per sentirsi valide.

Questo tipo di narcisismo è più comune nelle persone che, pur avendo bisogno di sentirsi importanti, soffrono profondamente di insicurezza. Rispetto agli altri tipi, il narcisismo nevrotico causa spesso ansia e instabilità emotiva, rendendo difficile una sensazione di benessere stabile.

➡️In sintesi, il narcisismo agentivo è orientato verso la realizzazione e l’affermazione, il narcisismo antagonista verso la competizione e il conflitto, mentre il narcisismo nevrotico è più centrato su vulnerabilità e insicurezze.
Queste tre forme di narcisimo sono presenti sia al maschile che al femminile .

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TRATTI DI PERSONALITÀ DEGLI UOMINI VIOLENTI

Gli uomini che perpetuano la violenza sulle donne non appartengono a un’unica categoria e non possono essere definiti esclusivamente sulla base di tratti di personalità fissi. Tuttavia, alcune caratteristiche psicologiche, comportamentali e sociali ricorrono frequentemente tra i perpetratori di violenza. È importante sottolineare che queste caratteristiche non giustificano né spiegano completamente il comportamento violento, ma possono aiutare a comprenderlo per intervenire in modo efficace.

✅Tratti di personalità comuni

1. Bisogno di controllo
Molti uomini violenti mostrano un forte desiderio di controllare ogni aspetto della vita della partner, dalle decisioni quotidiane alle relazioni sociali. Questo bisogno di controllo spesso nasce da insicurezze profonde o dalla convinzione che il ruolo maschile preveda la dominazione.

2. Aggressività e impulsività
Tendono a reagire in modo violento o sproporzionato a situazioni che percepiscono come minacciose, anche se non lo sono realmente. L’incapacità di gestire la rabbia o le frustrazioni è un tratto distintivo.

3. Bassa tolleranza alla frustrazione
Spesso questi uomini hanno difficoltà a tollerare il rifiuto, il fallimento o le situazioni che mettono in discussione il loro senso di potere e controllo.

4. Narcisismo
Alcuni uomini violenti presentano tratti narcisistici, con un senso grandioso di sé e la convinzione che i propri bisogni e desideri siano più importanti di quelli della partner. Quando il loro ego viene messo in discussione, possono reagire con rabbia o violenza.

5. Gelosia patologica
La gelosia estrema, spesso immotivata, è un tratto comune. Questi uomini percepiscono la partner come una “proprietà” e temono costantemente di perderne il controllo.

6. Scarsa empatia
La mancanza di empatia è un tratto frequente: gli uomini violenti tendono a non considerare i sentimenti e i bisogni della partner, concentrandosi solo su se stessi e sui propri desideri.

7. Insicurezza e bassa autostima
Paradossalmente, dietro la maschera di forza e controllo, molti uomini violenti nascondono un’insicurezza profonda. La violenza diventa per loro uno strumento per affermare il proprio valore.

✅Comportamenti e atteggiamenti specifici

1. Svalutazione della partner
Umiliare, insultare e denigrare la donna sono comportamenti che questi uomini utilizzano per minarne la fiducia in sé stessa e mantenere una posizione dominante.

2. Doppia facciata
Spesso appaiono affascinanti e rispettabili in pubblico, mentre in privato manifestano atteggiamenti violenti e manipolatori.

3. Tendenza alla manipolazione
Possono essere abili manipolatori, usando sensi di colpa, minacce o menzogne per ottenere ciò che vogliono e giustificare le loro azioni.

4. Cultura della superiorità maschile
Molti uomini violenti sono influenzati da convinzioni patriarcali che attribuiscono alla donna un ruolo subordinato e legittimano l’uso della violenza per “disciplinarla” o per riaffermare il proprio potere.

✅Fattori psicologici e sociali correlati

Storia di violenza familiare
Gli uomini cresciuti in famiglie dove la violenza era normale possono interiorizzare questi comportamenti e ripeterli nelle proprie relazioni.

Dipendenze
L’abuso di alcol o droghe non è una causa diretta della violenza, ma può amplificarne la frequenza e la gravità.

Difficoltà relazionali
Incapacità di comunicare in modo sano o di gestire conflitti senza ricorrere a comportamenti aggressivi.

✅Conclusione
Pur identificando tratti ricorrenti, è fondamentale ricordare che la violenza sulle donne non è un problema esclusivamente individuale, ma radicato in strutture culturali e sociali che tollerano o minimizzano comportamenti abusivi. Interventi efficaci devono affrontare sia gli aspetti psicologici dell’uomo violento sia le dinamiche sociali che perpetuano le disuguaglianze di genere.

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IL ‘PERICOLO DI DEIANIRA’: I RISCHI DI CHI AMA TROPPO

Il “Pericolo di Deianira” è una metafora che deriva dalla mitologia greca e si riferisce alla dinamica delle relazioni in cui l’amore o il desiderio di protezione diventano distruttivi a causa della gelosia o del bisogno di controllo.

✅Origine mitologica
Deianira era la moglie dell’eroe Ercole. Secondo il mito, temendo di perderlo a causa dell’infedeltà, Deianira usò un presunto filtro d’amore donatole dal centauro Nesso, che si rivelò essere un veleno letale. Applicò questo filtro su una tunica di Ercole, convinta di rafforzare il loro legame. Tuttavia, il veleno provocò la morte di Ercole, trasformando un gesto apparentemente motivato dall’amore in un atto distruttivo.

✅Risvolti psicologici nelle relazioni
Il Pericolo di Deianira è spesso associato a dinamiche tossiche nelle relazioni umane, in cui il desiderio di “possedere” o “mantenere” l’altro può portare a comportamenti distruttivi o auto-sabotanti.
Ecco alcune manifestazioni psicologiche:

1. Paura dell’abbandono
La paura di essere abbandonati o traditi può portare una persona a controllare o manipolare il partner, credendo che tali azioni garantiscano la sicurezza della relazione. In realtà, ciò erode la fiducia reciproca.

2. Gelosia patologica
La gelosia eccessiva, derivata dall’insicurezza, può trasformarsi in un comportamento ossessivo e possessivo, creando conflitti e sofferenza.

3. Auto-sabotaggio emotivo
Chi teme di perdere il partner può inconsciamente mettere in atto azioni che danneggiano il rapporto, proprio come Deianira, nella convinzione di “proteggere” o “mantenere” l’amore.

4. Manipolazione emotiva
Gesti motivati dall’amore possono sfociare in controllo o violenza psicologica, mascherati da buone intenzioni. Questo si verifica quando una persona cerca di garantire la propria sicurezza emotiva a scapito della libertà del partner.

✅Come affrontare il “Pericolo di Deianira”?
Per evitare di cadere in questa dinamica, è importante:

➡️Coltivare fiducia e autonomia: Riconoscere che il controllo non può garantire la sicurezza della relazione. La fiducia reciproca e il rispetto delle libertà individuali sono fondamentali.

➡️Lavorare sull’insicurezza personale: Molte delle paure che alimentano il “Pericolo di Deianira” nascono da ferite emotive o esperienze passate.

➡️Comunicare apertamente: Esprimere dubbi e paure in modo trasparente, senza ricorrere alla manipolazione.

➡️Imparare a lasciare andare: Accettare che l’amore autentico implica libertà, e non si può forzare l’affetto o la fedeltà.

Questa metafora è un invito a riflettere sull’equilibrio tra amore, libertà e rispetto nelle relazioni.

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BACKBURNER RELATIONSHIP: ESSERE LA RISERVA NELLE RELAZIONI

BACKBURNER RELATIONSHIP:
ESSERE LA RISERVA NELLE RELAZIONI
Il termine “backburner relationship” si riferisce a una relazione (romantica, amicale o lavorativa) in cui una persona viene tenuta “sul fornello posteriore” come opzione di riserva, senza essere una priorità. Questa dinamica può essere consapevole o inconscia e spesso coinvolge la percezione di un rapporto che non riceve l’attenzione, l’impegno o il rispetto che meriterebbe.

✅Caratteristiche di una backburner relationship

➡️1. Comunicazione intermittente: La persona mantiene contatti occasionali ma non regolari, evitando impegni concreti.

➡️2. Ambiguità: I segnali sono misti o confusi; l’altra parte può sentirsi lasciata in sospeso.

➡️3. Bassa priorità: Il partner “di riserva” viene messo in secondo piano rispetto ad altri rapporti o attività.

➡️4. Manipolazione emotiva: Talvolta, chi tiene l’altro sul backburner sfrutta la sua disponibilità per soddisfare bisogni emotivi o pratici.

➡️5. Assenza di crescita: La relazione rimane stagnante, senza evolvere verso un legame più profondo.

✅Cause di una backburner relationship

➡️1. Paura dell’impegno: La persona principale potrebbe avere difficoltà a stabilire legami stabili, preferendo mantenere più opzioni aperte.

➡️2. Ego e insicurezze: Sapere di avere “una riserva” può alimentare un senso di controllo o autostima.

➡️3. Dinamiche tecnologiche: Con l’avvento dei social media e delle app di incontri, è più facile mantenere contatti superficiali e coltivare potenziali relazioni.

➡️4. Familiarità e comfort: Avere una persona di riserva offre una sensazione di sicurezza, riducendo il timore della solitudine.

➡️5. Relazione disfunzionale: La dinamica può sorgere in contesti in cui i bisogni o le aspettative non sono allineati.

✅Effetti su chi è “messo sul backburner”

Emotivi: Sentimenti di inadeguatezza, insicurezza o frustrazione.

Psicologici: Ansia, autostima danneggiata o difficoltà a fidarsi in futuro.

Relazionali: Difficoltà a stabilire confini o a riconoscere relazioni tossiche.

✅Strategie per superare una backburner relationship

➡️1. Riconoscere la situazione:
Identificare se si sta effettivamente vivendo una relazione di questo tipo.
Essere onesti con se stessi sulle proprie esigenze e priorità.

➡️2. Comunicazione chiara:
Parlare apertamente con l’altra persona per chiarire le intenzioni e le aspettative reciproche.
Esprimere come ci si sente senza paura di giudizi.

➡️3. Stabilire confini:
Evitare di essere sempre disponibili.
Limitare le interazioni che non portano a un progresso o che causano sofferenza emotiva.

➡️4. Focus su di sé:
Coltivare interessi personali, hobby e relazioni sane.
Costruire la propria autostima per non dipendere dall’approvazione altrui.

➡️5. Smettere di alimentare la dinamica:
Se l’altra persona non cambia atteggiamento, considerare di interrompere il rapporto.
Investire tempo ed energia in relazioni più equilibrate.

➡️6. Supporto esterno:
Parlare con amici, familiari o un terapeuta per ottenere prospettive diverse e supporto emotivo.

✅Conclusione
Superare una backburner relationship richiede consapevolezza, coraggio e la capacità di mettere al centro il proprio benessere. Spesso, lasciare andare un rapporto che non valorizza il proprio valore personale può aprire la strada a relazioni più autentiche e soddisfacenti.

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